GOVERNO: VOCI DA ROMA
- 25 agosto 2019 Cronaca
Dopo il rifiuto di Roberto Fico, Luigi Di Maio avrebbe telefonato a Nicola Zingaretti e insistito sul nome di Conte per l’incarico di premier. “Tutto il M5s è leale a Conte ed è l’unico nome come premier”, avrebbe sottolineato il leader del M5S a Zingaretti. Secondo la segreteria del Pd, Zingaretti avrebbe espresso “malessere” per gli “ultimatum” da parte di M5s. Le fonti riferiscono che “si lavora comunque a una soluzione“.
“Se non si sciolgono i veti e non otteniamo le garanzie adeguate per
il Paese diventa tutto molto difficile”, riferisce il M5s che aggiunge:
“Dire di no a
Conte per trovare altri nomi figli di strategie politiche, significa indebolire il Paese. Non vorremmo che fosse una scusa per
tornare al voto. In tal caso Zingaretti e i suoi devono essere chiari”.
Anche
Beppe Grillo ha rafforzato l’ipotesi di un
Conte bis per la nascita di un nuovo governo giallorosso. Il fondatore del
Movimento 5 stelle, infatti, ha affidato il suo
pensiero al blog del partito: “Saluto con grande piacere il professor
Giuseppe Conte”, scrive Grillo, “lo abbiamo visto attraversare una
foresta di dubbi e preoccupazioni maldestre, faziose e manierate, che ha
saputo superare grazie a dei requisiti fondamentali per la carica che è
destinato a ricoprire: la tenuta psicologica e l’eleganza nei modi…
Così scrivevo a proposito del nostro Presidente del Consiglio, a maggio
del 2018 e questo è il mio pensiero a distanza di un anno“.
Il post di Beppe Grillo, che riprende una sua frase di un anno fa, è
arrivato subito dopo la notizia del passo indietro da parte di Roberto
Fico, che ha fatto sapere di voler continuare a lavorare come presidente
della Camera. Le nuove consultazioni con il presidente della Repubblica
Mattarella sono previste per martedì e il nome sul tavolo, dunque,
resta quello di
Giuseppe Conte.