I NUMERI DEL CONTAGIO
- 16 marzo 2020 Cronaca
Il bollettino della Protezione civile, 16 marzo 2020
I dati divulgati dal commissario per l'emergenza coronavirus della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa del 16 marzo.
I guariti e dimessi dagli ospedali sono 414 in più rispetto a ieri portando il totale a 2.749
Il numero di nuovi contagiati è di 2.470. È un dato al ribasso, rispetto a ieri, perché mancano le evidenze di Puglia e provincia autonoma di Trento.
Il numero dei positivi è pari a 23.073 di cui 10.197 sono asintomatici o con sintomatologia lieve e sono in isolamento domiciliare; le persone in terapia intensiva sono 1.851. La percentuale rimane ferma al 10% del totale.
Il numero dei decessi nella sola giornata di oggi è di 349 persone.
Fin qui il dato numerico.
Seguono altre informazioni operative:
- sono sette i pazienti trasferiti oggi dalla Lombardia e questo porta il totale a 47;
- si registra una donazione da parte della chiesa evangelica americana che ha fornito una struttura mobile con 60 letti e 8 posti di terapia intensiva. Sarà destinata a Cremona e verrà gestita da personale americano;
- le forze in campo tra protezione civile, esercito e forze armate è cresciuta di 700 unità;
- le tende per il pre-triage sono aumentate di 52 unità davanti agli ospedali e di 122 davanti agli istituti di pena;
- Borrelli passa poi ai ringraziamenti perché l'appello alla donazione di sangue, sta funzionando.
Prende poi la parola Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità che ringrazia i donatori di sangue, tutto il personale sanitario e i volontari in campo.
La sua riflessione si articola su 5 punti:
1) Per l'emergenza sono in campo le migliori risorse per ridurre l'effetto del virus sulla salute ed evitare che il sistema sanitario collassi;
2) Il Ministero della Salute e le Regioni stanno lavorando per fare in modo che tutti i pazienti ricevano le cure nelle stesse modalità;
3) Si lavora su due tipi di farmaci: quelli antivirali e quelli per ridurre le infiammazioni delle vie aeree;
4) Si stanno tentando approcci terapici nuovi; servono rigore scientifico e comunicazione responsabile;
5) L'agenzia per il farmaco AIFA avrà un ruolo importante per coordinare gli studi sui nuovi farmaci e raccogliere i dati dei pazienti.
Sulle domande poste dai giornalisti ne riportiamo una, a nostro parere molto significativa.
Tra il 15 marzo e oggi si è diffusa la notizia che il virus si propaghi anche attraverso le scarpe e gli abiti e quindi ci sia la necessità di non introdurli a casa se si esce.
Netta la risposta di Locatelli. Il virus, per propagarsi ha bisogno di cellule.
Ecco perché la distanza personale e l'igiene sono cruciali.
La contagiosità da altre superfici è estremamente marginale.