IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Del 23 marzo 2020

I dati che riportiamo di seguito, sono stati divulgati dal commissario per l'emergenza coronavirus della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa del 23 marzo.
Guariti e dimessi: 408 per un totale di 7.423.
Nuovi positivi: 3.780, in calo rispetto a ieri.
Il totale dei contagiati è di 50.148 di cui 26.522 asintomatici o con sintomatologia lieve, domiciliati in casa.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 3.204. Sul totale sono il 6%, lo stesso valore di ieri.
Il numero dei decessi è di 602 persone. Anche in questo caso, c'è una riduzione rispetto a ieri.
Fin qui il dato numerico. Seguono altre informazioni più operative:
- le persone trasferite dalla Lombardia sono state quattro per un totale di 68 dall'inizio dell'emergenza;
Sempre su questo tema c'è una novità.
La Germania accoglierà otto nostri pazienti positivi nei suoi ospedali.I primi due dovrebbero essere trasferiti a giorni.

Borrelli fa poi un ringraziamento a tutti gli Italiani che hanno dato il loro contribuito alla raccolta fondi a sostegno della Protezione Civile.
Sono stati raccolti oltre 25 milioni di euro.
Saranno destinati all'acquisto di dispositivi di protezione personale e altro materiale sanitario, in primis i ventilatori per le terapie intensive.
Borrelli fa poi un secondo ringraziamento a tutti i paesi che ci stanno aiutando con l'invio di uomini e attrezzatura sanitaria. L'elenco comprende Federazione Russa, Repubblica Popolare Cinese, Cuba e perfino Francia e Germania che hanno appena dato anche la loro disponibilità all'invio di aiuti.
Borrelli ci tiene a sottolineare che queste dimostrazioni di solidarietà non sono un fatto estemporaneo.
Sono anche il risultato di tutto l'aiuto che la nostra Protezione Civile ha dato in passato, in alcuni di questi paesi. È il caso della Russia con gli interventi per la strage nella scuola di Beslan nel 2003 dovuta a un atto terroristico e in occasione degli incendi del 2011.
A riprova di questa predisposizione all'aiuto, Borrelli cita il recente terremoto a Zagabria. È già partito un modulo di assistenza per la popolazione dal Friuli.

 

La parola passa quindi al Dott. Silvio Brusaferro dell'ISS che sintetizza il suo intervento in tre punti:

1. Questa settimana sarà importante per il monitoraggio della curva dell'epidemia e del numero dei decessi. Con molta cautela, ci si aspetta che la decrescita prosegua.

2. Si dovrà testare, anche alla luce degli aiuti di cui sopra, la tenuta del nostro sistema sanitario per offrire a tutti la possibilità di cura e accesso alle terapie intensive.

Sono poi allo studio soluzioni per trattare i pazienti con sintomi che al momento sono in isolamento nelle proprie case.

Il desiderata è di riuscire a isolarli in strutture apposite per evitare che confluiscano negli ospedali già alle prese con emergenze più gravi.

3.Il Ministero della Salute, il Ministero dell'Innovazione e il garante della Privacy stanno studiando strumenti di monitoraggio che permettano di controllare a distanza le persone positive ai tamponi. Questo sulla scia del così detto "modello Coreano" di cui si è parlato proprio oggi.

Di cosa si tratta?

La Corea del Sud ha creato una app per il cellulare che "segue" le persone risultate positive e, di fatto, controlla se rispettano o meno l'isolamento.

È un metodo che a detta dei governo coreano, sta dando ottimi risultati.

Prima di poterlo prenderlo a modello e ancor prima di poterlo applicare in Italia, occorre una attenta riflessione su cosa fare e come-

Una scelta di questo tipo, infatti, tocca tematiche delicate come la tutela della privaci e la tutela delle nostre libertà individuali.

Il Grande Fratello, non quello becero che trasmette la tv ma quello di George Orwell del romanzo 1984, preferibilmente, no.

Fin qui la conferenza stampa. Viene lasciato spazio alle domande dei cronisti.

Riportiamo quella che ci sembra più significativa:

- ci si interroga sul numero di contagi che potrebbero svilupparsi al sud e sulla capacità degli ospedali di gestire i malati.

Brusaferro esprime preoccupazione per le immagini di caos viste sui giornali, prima fra tutte la colonna di auto dirette ai traghetti per la Sicilia.
L'epidemia non si espande se la gente ha comportamenti responsabili.

Se poi dovesse capitare, interviene Borrelli, il commissario speciale per l'emergenza Arcuri sta già lavorando per attrezzare di più e meglio le strutture sanitarie locali.

 

Antonella Di Vincenzo

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