LA TECNOLOGIA CONTRO LA DEPRESSIONE
- 23 gennaio 2020 Cronaca
Una app per aiutare i pazienti nella cura
È stata presentata il 22 gennaio la prima app studiata per seguire i pazienti che soffrono di depressione. Il progetto è stato realizzato da Edra con il sostegno di Lundbeck Italia, un'azienda farmaceutica che si occupa della cura delle patologie nervose da più di 25 anni. Il coordinamento medico-scientifico ha visto il coinvolgimento di Giuseppe Carrà, professore associato di psichiatria, del dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università Milano Bicocca; Maria Signorelli, ricercatrice di psichiatria dell’Università di Catania e coordinatrice SIP giovani; Umberto Volpe, professore associato di psichiatria all’Università Politecnica delle Marche.
Il progetto ha poi ottenuto il patrocinio dell’Associazione Italiana per i Disturbi Depressivi (AIDDEP), di Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, di Fondazione Istud, della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia (SINPF), della Società Italiana di Psichiatria (SIP) e SIP giovani, della Società Italiana di Psichiatria Sociale (SIPS) e della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI).
La app è stata pensata per favorire il dialogo e la vicinanza tra il paziente e i suoi familiari da un lato e il medico curante dall'altro. Per lo specialista sarà infatti possibile monitorare la regolarità del percorso di cura che, dicono le statistiche, tende a essere abbandonato dopo pochi mesi.
Per il paziente è uno strumento che fa da promemoria per i farmaci da assumere, gli permette di tenere un diario in cui annotare difficoltà e stati d'animo, gli fornisce informazioni utili sulla malattia e sulle cure sempre più personalizzate per combatterla e gli permette, prima della visita di controllo, di fare un questionario per valutare i progressi nella guarigione.
Neppure la scelta del nome è stata casuale. Giada evoca il nome di una persona amica, che “segue” il paziente nel suo percorso di guarigione. Lo sfondo della app è di colore verde e ricorda la pietra preziosa che porta lo steso nome, simbolo di equilibrio e di espressione delle emozioni.
Antonella Di Vincenzo