LE MISURE RESTRITTIVE
- 29 marzo 2020 Cronaca
Il parere del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia
Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha fatto il punto della situazione in merito alle misure contenitive istituite dal governo per contrastare l’ emergenza coronavirus.
Lo ha fatto in occasione della sua partecipazione al programma L'intervista di Maria Latella” su Sky TG24.
Sulle misure restrittive il ministro ha detto: "Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate.
I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri
sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica".
E ancora: "Penso
che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e
irresponsabile.[...] Voglio dirlo a chi dice di aver fretta, prima
mettiamo in sicurezza la sanità e le terapie intensive triplicandole,
poi lentamente, ripartendo da alcune attività produttive, riaccendiamo un interruttore per volta. Poi toccherà anche alla popolazione e non escludo che gli scaglioni anagrafici possano essere un metodo”.
Rispondendo a una domanda su mascherine e dispositivi di protezione, ha aggiunto:
[...]
I ministri Di Maio e Guerini hanno fatto un lavoro straordinario.
Esteri e Difesa stanno lavorando a tempo pieno per assicurare l’arrivo
di mascherine da tutto il mondo. Abbiamo ordinato oltre 150 milioni di mascherine dalla Cina, le prime sono già arrivate e ora arriveranno ogni settimana.
Sono
sicuro che per quanto riguarda i dispositivi personali nel giro di
alcuni giorni la crisi sarà sicuramente superata. Durante un’emergenza
uno Stato ha la forza di acquistare in giro per il mondo ed è una forza
che non hanno le Regioni".
Sulle polemiche politiche Boccia si è così espresso:
"Dalle
opposizioni mi aspetto un contributo rispetto all’emergenza e sta
arrivando spesso, il nostro impegno nell’ascolto è totale. Se qualcuno
durante l’emergenza trova il tempo di ipotizzare cambi di Governo penso
che debba risponderne alla propria coscienza e al proprio equilibrio psichico, perché parlare di un nuovo Governo in piena emergenza penso che non sia molto naturale".
Ha poi concluso dicendo:
"Dopo
faremo i conti. Quindi saranno gli italiani, l’opinione pubblica e i
mezzi di informazione ad analizzare l’operato, i limiti, gli errori e le
virtù del Governo. Adesso si marcia tutti insieme poi dopo ci sarà il confronto politico e parlamentare".