MINORI STRANIERI: IL TEMA DELLA CITTADINANZA
- 10 dicembre 2019 Cronaca
Se ne è discusso alla proiezione del documentario Waiting
In occasione della proiezione presso la sala conferenze della Camera dei Deputati del documentario Waiting
di Stefano Di Polito, prodotto con Domenico Calopresti, Save the
Children ha ribadito la necessità di affrontare la questione della
cittadinanza ai minori stranieri nati e cresciuti in Italia.
Il documentario è ambientato nel quartiere multietnico di Porta Palazzo a Torino. L'attesa riguarda i bambini di due classi di seconda elementare che aspettano il saggio di fine anno ma anche gli abitanti del quartiere. La torre dell'orologio, infatti, ha perso la lancetta dei secondi a causa di un fulmine. Tutti "aspettano" che il tempo ricominci a scorrere.
L'occasione si è prestata al dibattito su un provvedimento a sua volta "atteso".
Secondo i dati di Save the Children nell'anno scolastico 2017/18 gli studenti con cittadinanza non italiana (CNI) sono il 63,3% del totale. Per numero la prima regione è la Lombardia seguita da Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte.
In questo scenario si inserisce la riflessione della direttrice dei programmi Italia-Europa dell'associazione, Raffaela Milano, che ha detto: “È infatti necessario superare una legge ormai obsoleta che mette migliaia di bambini e adolescenti nati e/o cresciuti in Italia in condizione di svantaggio, sbarrando loro la via alla cittadinanza prima del compimento della maggiore età. Come già sottolineato più volte in passato, l’approvazione della riforma costituirebbe un passo avanti verso il rispetto e la promozione dei principi di superiore interesse dei bambini e degli adolescenti, non discriminazione, pari opportunità, nonché di giustizia, umanità, inclusione e pace, sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana e dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Il documentario è ambientato nel quartiere multietnico di Porta Palazzo a Torino. L'attesa riguarda i bambini di due classi di seconda elementare che aspettano il saggio di fine anno ma anche gli abitanti del quartiere. La torre dell'orologio, infatti, ha perso la lancetta dei secondi a causa di un fulmine. Tutti "aspettano" che il tempo ricominci a scorrere.
L'occasione si è prestata al dibattito su un provvedimento a sua volta "atteso".
Secondo i dati di Save the Children nell'anno scolastico 2017/18 gli studenti con cittadinanza non italiana (CNI) sono il 63,3% del totale. Per numero la prima regione è la Lombardia seguita da Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte.
In questo scenario si inserisce la riflessione della direttrice dei programmi Italia-Europa dell'associazione, Raffaela Milano, che ha detto: “È infatti necessario superare una legge ormai obsoleta che mette migliaia di bambini e adolescenti nati e/o cresciuti in Italia in condizione di svantaggio, sbarrando loro la via alla cittadinanza prima del compimento della maggiore età. Come già sottolineato più volte in passato, l’approvazione della riforma costituirebbe un passo avanti verso il rispetto e la promozione dei principi di superiore interesse dei bambini e degli adolescenti, non discriminazione, pari opportunità, nonché di giustizia, umanità, inclusione e pace, sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana e dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.