PIAZZA GINO VALLE E IL BASSORILIEVO DI ISGRÒ
- 19 giugno 2014 Cronaca
SI inaugurano anche le vie Aldo Rossi e Ignazio Gardella
Nasce al Portello piazza Gino Valle, la più grande di Milano, dedicata al “padre” storico del progetto, insieme alle vie Aldo Rossi e Ignazio Gardella: tre illustri architetti e designer del Novecento i cui nomi sono legati, da oggi, a un’area simbolo delle grandi trasformazioni urbanistiche di Milano. Altra novità: l’inaugurazione del bassorilievo di Emilio Isgrò “Grande Cancellatura per Giovanni Testori”, realizzato quest’anno e donato al Comune appositamente per la nuova piazza Gino Valle, in modo da dare un’impronta caratteristica e unica nello spazio che da viale Scarampo sale fino all’imbocco della passerella ciclopedonale.
“Una nuova grande piazza a Milano, un segno forte di innovazione nel cuore del Portello, quartiere della trasformazione e del cambiamento – ha detto la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, intervenuta alla cerimonia di inaugurazione. – Quest’area comincia oggi ad avere una sua vita, grazie anche al Museo del Milan ma, soprattutto, all’opera di Isgrò, che ne fa un esempio significativo in tutta la città, coniugando architettura, arredo urbano e arte contemporanea”.
“L’opera di Isgrò è un ulteriore tassello della grande valorizzazione di spazi pubblici e privati di Milano che stiamo portando avanti con l’inserimento dei lavori dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea – ha spiegato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. – In un solo mese Milano si è arricchita del segno potente di Libeskind, Kounellis e Isgrò”.
L’imponente installazione di Isgrò (23,40 metri di lunghezza e 2,47 metri di altezza) segna per la prima volta il passaggio del Maestro dell’arte Concettuale dalla bidimensionalità del supporto cartaceo alla tridimensionalità del bassorilievo, con un brano tratto dal libro “Il ponte della Ghisolfa” di Giovanni Testori che ben si adatta alla memoria storica del quartiere Portello. Isgrò ha cancellato alcune parole del testo e lo ha tradotto in un intervento artistico tridimensionale su grande scala su uno dei contrafforti inclinati della piazza: per dare maggiore risalto all’opera, tutte le superfici del bassorilievo, sia quelle delle parole sia quelle delle cancellature, sono state dipinte di grigio scuro con opportune vernici resistenti agli agenti atmosferici. ADG
“Una nuova grande piazza a Milano, un segno forte di innovazione nel cuore del Portello, quartiere della trasformazione e del cambiamento – ha detto la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, intervenuta alla cerimonia di inaugurazione. – Quest’area comincia oggi ad avere una sua vita, grazie anche al Museo del Milan ma, soprattutto, all’opera di Isgrò, che ne fa un esempio significativo in tutta la città, coniugando architettura, arredo urbano e arte contemporanea”.
“L’opera di Isgrò è un ulteriore tassello della grande valorizzazione di spazi pubblici e privati di Milano che stiamo portando avanti con l’inserimento dei lavori dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea – ha spiegato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. – In un solo mese Milano si è arricchita del segno potente di Libeskind, Kounellis e Isgrò”.
L’imponente installazione di Isgrò (23,40 metri di lunghezza e 2,47 metri di altezza) segna per la prima volta il passaggio del Maestro dell’arte Concettuale dalla bidimensionalità del supporto cartaceo alla tridimensionalità del bassorilievo, con un brano tratto dal libro “Il ponte della Ghisolfa” di Giovanni Testori che ben si adatta alla memoria storica del quartiere Portello. Isgrò ha cancellato alcune parole del testo e lo ha tradotto in un intervento artistico tridimensionale su grande scala su uno dei contrafforti inclinati della piazza: per dare maggiore risalto all’opera, tutte le superfici del bassorilievo, sia quelle delle parole sia quelle delle cancellature, sono state dipinte di grigio scuro con opportune vernici resistenti agli agenti atmosferici. ADG