TEATRO ALLA SCALA: SECONDO CONTAGIO

Dopo il caso del corista risulta positivo un cantante

Lo scorso 26 febbraio avevamo dato conto del primo caso di contagio al Teatro alla Scala.
Si trattava di uno dei coristi. Proveniva dalla zona rossa e le sue condizioni di salute non rientravano, per fortuna, nella percentuale dei casi gravi. A seguito della notizia il teatro aveva disposto la chiusura sia al pubblico sia ai dipendenti e aveva invitato tutto il personale a rivolgersi all'infermeria per segnalare casi sospetti. Non ce ne erano stati. Ma il 04 marzo si è saputo che uno dei cantanti è risultato contagiato ma non è in gravi condizioni. L'uomo aveva partecipato alle prove della Salomé di Strauss che doveva andare in scena domenica 8 marzo. Immediato il provvedimento del nuovo sovrintendente Meyer che ha prorogato la chiusura del teatro fino al 11 marzo. Rimangono operativi solo i funzionari che stanno gestendo l'emergenza, la portineria e la vigilanza. È stato rinnovato l'invito a tutti i dipendenti che abbiano manifestato o manifestino sintomi a segnalarlo all'infermeria del teatro. Non si possono escludere altri contagi tanto che si parla di un possibile caso tra gli allievi dell'Accademia. Uno dei ragazzi che studia a Milano avrebbe scoperto la positività al virus una volta rientrato in patria.
Meyer, nonostante l'emergenza, ha voluto diramare un comunicato stampa per ringraziare pubblico e dipendenti per la serenità con cui stanno affrontando gli inevitabili disagi di questi giorni.
Disagi che sono anche un danno economico che, stando alle prime stime, ha già causato la perdita di qualche milione di euro.

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