VALANGHE: COSA C'È DA SAPERE
- 08 marzo 2020 Curiosità
Le tipologie e le precauzioni da adottare
Le
valanghe sono tra le forze più minacciose della natura e costituiscono
un serio pericolo per gli amanti degli sport invernali e per la
sicurezza di strade e infrastrutture pubbliche e private.
Ne esistono di due tipi: a lastroni e a neve polverosa.
- Il primo tipo è responsabile del 95 per cento degli incidenti da valanga fuori pista.
Per
innescarla sono necessari un sovraccarico della massa nevosa, che crepa
lo strato di neve, e un'inclinazione del pendio di almeno 30 gradi.
Altri fattori scatenanti sono il calo termico e il passaggio di un
essere umano che spesso provoca il fenomeno involontariamente e per
disattenzione. Ecco perché la valanga a lastroni è anche nota come "valanga dello sciatore".
La
neve appena caduta scivola lungo gli strati di neve più vecchi come su
uno scivolo. Lo strappo assume la forma di lastre che piombano sulle
piste da sci a tradimento. Spesso travolgono lo sciatore in pochissimi
secondi. Per queste valanghe risultano critici i giorni di bel tempo
successivi a una nevicata. Chiunque, per noncuranza e senza consultare
il bollettino valanghe, ceda al fascino della neve fresca e farinosa
mette in pericolo sé stesso e gli altri sciatori.
- La valanga di neve polverosa si verifica quando una
lastra di neve si stacca dal manto nevoso e scivola giù per un pendio
ripido assorbendo sempre più massa. Durante la discesa a valle, questa
miscela di neve e aria genera il tipico rombo profondo delle valanghe.
Né alberi né strutture di protezione possono arrestarla in qualche modo.
La valanga raggiunge infatti una velocità anche superiore ai 300km/h.
Questi
fenomeni sono caratterizzati da cambiamenti della pressione dell'aria
molto rapidi e intensi. Tale onda di pressione può causare danni a
strade, infrastrutture e persone. L’inalazione di polvere di neve,
inoltre, può causare gravi danni alla salute dell’uomo ed essere
potenzialmente letale.
Non
esiste, oggi, alcuno strumento o metodo d'indagine che consenta di
misurare o valutare le condizioni di stabilità del manto nevoso in modo
oggettivo e sufficientemente preciso. La valanga rimane una forza
imprevedibile della natura.
Diventa quindi di estrema importanza
prestare attenzione al livello di pericolo valanghe e, in linea di
principio, rispettare il cosiddetto codice bianco dello sci: ovvero le
regole di condotta sul pendio.
È
bene tener d’occhio sempre le previsioni meteorologiche e il bollettino
neve delle località sciistiche. Una volta che la valanga è stata
innescata è opportuno mettersi in salvo il più velocemente possibile. Se
si viene travolti, cercare sempre di assumere una posizione
rannicchiata favorendo sempre la respirazione.
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