Arrestati tre uomini dalla Polizia locale
- 25 febbraio 2021 Dal Comune
Per violenza sessuale su minorenni e pedopornografia
Sono
stati arrestati il 1° febbraio dal Nucleo Tutela donne e minori
dell'Unità investigazioni e prevenzione della Polizia locale di
Milano tre uomini sudamericani - J.A.P.O. di 24 anni, C.A.C.G. di 33
e E.T.S.C. di 60 anni - per aver violentato due ragazze minorenni,
con l’aggravante dell’uso di sostanze alcoliche e, in un caso,
per aver realizzato e poi diffuso video pedopornografici. Le indagini
sono state coordinate dalla PM Francesca Gentilini, sostituto
procuratore del V Dipartimento guidato dall'Aggiunto Maria Letizia
Mannella.
Gli arresti sono scaturiti dalla notizia di reato
inviata dal Soccorso violenza sessuale e domestica della Clinica
Mangiagalli di Milano alla Procura lo scorso 4 dicembre, quando una
ragazza di 14 anni, accompagnata dalla madre, si è presentata
riferendo di aver subito abusi sessuali quello stesso giorno da parte
del ventiquattrenne, che conosceva, e di un trentenne.
La giovane
aveva appuntamento la mattina con J.A.P.O. in zona Bignami, dove
avrebbero dovuto incontrarsi anche con altri amici secondo quanto lui
le aveva riferito il giorno precedente. All’appuntamento, però,
c’era solo C.A.C.G. insieme a lui e i tre, dopo aver acquistato
alcolici in un supermercato, si sono recati in uno scantinato in
zona.
Dopo aver bevuto un primo bicchiere la quattordicenne ha
iniziato a non sentirsi bene, ma è stata costretta dai due a
continuare a bere in attesa, come da loro promesso, che arrivassero
altri amici. Dopo aver bevuto altri due bicchieri, però, la ragazza
ha avuto un mancamento e quando ha riaperto un attimo gli occhi si è
accorta che il conoscente la stava molestando, ma non è riuscita a
respingerlo poiché troppo debole.
Svenuta nuovamente, si è
risvegliata qualche ora dopo in un’auto, sul sedile posteriore con
i pantaloni abbassati e il trentatreenne a fianco che continuava a
metterle le mani addosso. Riaddormentatasi nuovamente, la ragazza si
è poi svegliata intorno alle 16:30, si è fatta restituire il
cellulare che le avevano tolto e riaccompagnare a casa. Nel tardo
pomeriggio, al rientro della madre, la quattordicenne le ha
raccontato quanto accaduto durante la giornata e insieme sono andate
al Pronto soccorso.
Grazie alle intercettazioni telefoniche è
stato possibile recuperare velocemente gravi e plurimi elementi di
prova a carico degli indagati e grazie all’analisi delle celle
agganciate dalle utenze telefoniche si è potuta confermare
l’assoluta attendibilità della vittima.
Alla luce delle
dichiarazioni rese da testimoni diretti e indiretti è stato
possibile risalire ad un’altra giovane ragazza violentata lo scorso
marzo sempre da parte del ventiquattrenne J.A.P.O. in concorso con il
sessantenne E.T.S.C., entrambi conosciuti dalla vittima. In questo
caso, il più giovane ha anche realizzato e poi diffuso dei video
della violenza sessuale commessa mentre lei era priva di conoscenza,
a causa delle quantità di alcol assunte.
“L’esito di
questa indagine è l’ennesima conferma dell’impegno e della
professionalità del Nucleo Tutela donne e minori - hanno
commentano la vicesindaco Anna Scavuzzo e il Comandante della Polizia
locale Marco Ciacci, - un gruppo che lavora in perfetta sintonia e in
coordinamento con altre Istituzioni cittadine, come il Soccorso
violenza sessuale della Clinica Mangiagalli e la Procura della
Repubblica, su temi particolarmente delicati e che ben rappresenta lo
spirito e la dedizione con cui tutta la Polizia locale si mette al
servizio della città”.