Cittadella degli Archivi e Milanosport. Presentata la mostra diffusa Cinquant'anni di tempo libero a Milano

Si terrà il 6 ottobre l’inaugurazione della prima di tre mostre presso la Cittadella degli Archivi, seguita da quelle alla Piscina Cozzi e al Velodromo Vigorelli il 7 ottobre

Si intitola “Cinquant’anni di tempo libero a Milano. 1930-1980" (sito https://cittadellamilanosport.it/ ) la mostra diffusa di Cittadella degli Archivi e Milano Sport SDD S.p.A., con la collaborazione del Dipartimento di Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico e con il patrocinio del FAI.   
L’esposizione, che verrà allestita in tre edifici, Cittadella degli Archivi, Piscina Cozzi, Velodromo Vigorelli, racconta la storia della comunità milanese nel suo rapporto col divertimento, con lo sport e col tempo libero in tre luoghi significativi per la città, attraverso centinaia di immagini e documenti – quasi del tutto inediti – conservati presso il polo archivistico del Comune di Milano.    
Le mostre celebrano anche il novantesimo anniversario della Piscina Cozzi, inaugurata nel 1934 e fiore all’occhiello tra gli impianti sportivi gestiti da Milanosport SSD S.p.A. 
 
I documenti esposti provengono principalmente dal Fondo fotografico dell’ex Assessorato allo Sport, al Turismo e ai Giardini: 5mila fotografie sottoposte ad un lungo processo di riordino, condizionamento e inventariazione, svolto grazie al lavoro degli studenti e delle studentesse che nella sede di via Gregorovius hanno svolto un tirocinio universitario. Col loro impegno hanno permesso una corretta conservazione delle carte, favorendone la fruizione da parte della comunità. Fotografie inedite e bellissime, che in queste mostre trovano una prima e giusta valorizzazione, anche grazie alla preziosa curatela scientifica del Politecnico di Milano Dipartimento ABC.  
 
Prodotte allo scopo di documentare l’attività degli assessorati di riferimento - dalla realizzazione di nuovi impianti sportivi alla ristrutturazione di quelli esistenti, all’organizzazione di eventi sportivi e culturali - le immagini coprono principalmente un arco temporale compreso tra gli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo, con antecedenti risalenti agli anni Venti e Trenta fino a spingersi agli anni Settanta e Ottanta.    
Si parte dagli anni Trenta, quando lo sport a Milano giocava un ruolo fondamentale – epoca in cui furono costruiti i più importanti impianti sportivi e ricreativi – e si arriva agli anni Ottanta della celebre “Milano da bere”, espressione coniata per indicare la spensieratezza di una città che esce dai bui anni di piombo, con un affascinante approfondimento sui Grandi Carnevali Ambrosiani di fine '800. 
La documentazione proviene soprattutto dalle agenzie fotogiornalistiche Publifoto e Farabola, ma anche da fotografi professionisti quali Celso Battaia, Dario Gatti e Vincenzo Aragozzini.    
Di considerevole importanza storico-culturale e di eccezionale rarità sociale e antropologica, il Fondo fotografico è una testimonianza unica delle straordinarie trasformazioni che Milano ha subìto dagli anni della dittatura agli anni dei paninari e del fast food, raccontate attraverso le immagini di volti, manifestazioni e luoghi di sport, cultura e svago.   
 
"L'apertura di questa mostra diffusa – afferma l'assessora ai Servizi civici e generali del Comune di Milano – è stata possibile grazie al lavoro di riordino di migliaia di fotografie, quasi del tutto inedite per la cittadinanza. Un risultato che evidenzia ancora una volta l'importanza degli archivi, che rappresentano uno strumento privilegiato di racconto del passato. Questo splendido materiale fotografico, infatti, ci riporta indietro agli anni Trenta del Novecento, quando sullo sfondo della dittatura fascista nacquero in città i primi impianti sportivi e ricreativi, fino agli anni Ottanta della celebre Milano da bere. Gli archivi rappresentano un bene comune, che va tutelato e ravvivato perché ha la capacità di rafforzare il senso di una comunità. In questa direzione vanno gli investimenti che come Comune di Milano stiamo realizzando presso il polo archivistico di via Gregorovius, che nei prossimi anni si trasformerà in un luogo essenziale per l'intera area metropolitana di Milano in ambito archivistico. E quindi snodo fondamentale per una vera e propria rete territoriale degli Archivi".   
 
“Ho voluto fortemente realizzare questa mostra che celebrasse in primis lo sport e la ricreazione di cinquant’anni di storia milanese – aggiunge Lorenzo Lamperti, presidente e direttore generale di Milanosport SDD S.p.a. – In secondo luogo, per dare il giusto riconoscimento alla Piscina Cozzi, patrimonio storico e culturale per tutti i cittadini milanesi che negli anni si sono recati in questo impianto per svolgere varie attività natatorie e che quest’anno compie il novantesimo genetliaco. La piscina è diventata nel corso degli anni un simbolo della città non solo per quanto riguarda la sua funzione sportiva e ludica ma anche per la sua bellezza strutturale e architettonica, emblema di un’epoca passata ma ancora profondamente attuale. Desidero ringraziare i nostri compagni d’avventura nella realizzazione di questo prezioso progetto: Cittadella degli Archivi e il Politecnico di Milano, che si sono dedicati con impegno e minuziosità nella ricerca dei materiali presenti nella mostra”.  
 
L’inaugurazione della mostra presso la Cittadella degli Archivi, in via Gregorovius 15, si terrà domenica 6 ottobre alle ore 18, quelle presso la Piscina Cozzi e il Velodromo Vigorelli, in viale Tunisia 35, lunedì 7 ottobre alle ore 18. 

"Con queste mostre raccontiamo non solo un pezzo di storia della nostra città, ma anche il profondo legame dei milanesi con lo sport e il tempo libero. Attraverso centinaia di immagini inedite, possiamo rivivere momenti cruciali che hanno visto la nascita e l’evoluzione di impianti iconici come la Piscina Cozzi e il Velodromo Vigorelli, celebrando il ruolo centrale che lo sport ha avuto nella crescita della nostra comunità. Questi scatti rappresentano un patrimonio unico che testimonia come lo sport, oltre a essere svago, abbia contribuito a definire l’identità della nostra città nel corso dei decenni." Conclude Martina Riva, assessora allo Sport.
Enzo De Bernardis

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