“DERIVE E APPRODI”
- 08 marzo 2019 Dal Comune
Il Comune capofila del progetto contro la tratta
Il
Comune di Milano metterà in campo azioni per favorire l’emersione del fenomeno,
la prima assistenza e i percorsi di inclusione per le donne e gli uomini
vittime di tratta e sfruttamento, grazie a un finanziamento del Consiglio dei
Ministri - dipartimento per le Pari Opportunità che mette a disposizione, per
l’ambito territoriale che comprende la Città Metropolitana di Milano e le aree
di Como, Monza Brianza, Sondrio e Varese, 2.025.400 euro, fondi a cui Palazzo
Marino contribuirà con ulteriori 253mila euro di risorse proprie.
L’adesione per il secondo anno consecutivo al progetto “Derive e approdi” arriva dopo i risultati positivi raggiunti
nell’anno precedente, quando sono stati 3.575 i contatti attivati grazie al
lavoro delle unità di strada e circa 180 le persone accolte nelle strutture del
progetto. Nella nuova fase, che andrà avanti 15 mesi, si punta ad arrivare ad
oltre duecento persone accolte nelle strutture e a 4mila contatti con le unità
di strada.
“A Milano negli ultimi anni –
dichiara l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - il Comune ha messo in campo diversi progetti
di accoglienza e inclusione di persone vittime di tratta dando ospitalità e
protezione a migliaia di donne e uomini. Nell’ultimo periodo il fenomeno si è profondamente trasformato e le situazioni
delle persone prese in carico sono diventate più complesse, con il
moltiplicarsi di fragilità psicologiche, disagi psichiatrici, analfabetismo e
la completa assenza di reti di supporto. Questo rende necessario un intervento
più massiccio interistituzionale, insieme alle forze dell’ordine, ai servizi
sanitari e alle procure, per permetterci di essere più incisivi ed efficaci
nell’affrontare un problema significativo che non vogliamo sottovalutare”.
Il
Comune sarà ente capofila e coordinatore dell’iniziativa che verrà portata
avanti grazie al supporto di diversi partner per la realizzazione delle azioni
progettuali. Le risorse saranno distribuite in relazione alle prestazioni
erogate che si divideranno in azioni per favorire l’emersione del fenomeno
attraverso le unità mobili o gli sportelli di primo ascolto e orientamento, la
messa in protezione delle vittime attraverso l'accoglienza residenziale, la
presa in carico territoriale e i percorsi formativi e di sostegno
all’inclusione sociale, le azioni di monitoraggio e verifica del progetto e i
percorsi di sensibilizzazione e informazione sui territori.