IL NUOVO PTO: SCENARI REALISTICI PER UN GRANDE SFORZO DI RIQUALIFICAZIONE DI TUTTI I QUARTIERI DELLA CITTÀ
- 12 gennaio 2019 Dal Comune
Rabaiotti: “Il 2019 sarà un anno di gare e di cantieri per concretizzare gli interventi che Milano aspetta da tempo”
In allegato il Piano Triennale delle opere e un grafico di sintesi
Un Pto rinnovato nel merito e nel metodo, con scenari più realistici e finanziariamente sostenibili indicati anno per anno, la cui programmazione regge l’intelaiatura del più ampio Piano quartieri illustrato alla città.
Il Piano triennale delle opere pubbliche relativo alle annualità 2019-2020-2021, già presentato ai Municipi - di cui raccoglie alcune indicazioni di priorità - e appena approvato dalla Giunta, ne rilancia le linee guida e rende visibile il grande sforzo dell’Amministrazione nella rigenerazione urbana di tutti i quartieri di Milano.
Molto asciutta la stima dei costi, che per il 2019 ammonta a 99,386 milioni di euro, in forza della nuova normativa ministeriale che impone di indicare per le opere scelte la previsione di spesa effettiva divisa per annualità, e non più il loro importo complessivo, come invece avveniva in passato. Seguendo il modello degli anni scorsi, e quindi caricando già sulla prima annualità l’intero costo delle opere, l’importo totale per il 2019 sarebbe pari a oltre 950 milioni di euro (di cui circa 550 milioni relativi a nuove opere e i restanti 400 milioni a opere già inserite nei Pto precedenti che verranno messe a gara e avviate nel 2019 e che d’ora in avanti dovranno venire riportate anch’esse nella nuova versione del Piano).
“Arrivati a metà mandato e avendo deciso di procedere con progetti di opere inserite nei Pto degli anni precedenti, a volte anche molto indietro nel tempo, dobbiamo concentrarci ora sulla fase di realizzazione - ha spiegato l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti, - Il 2019 sarà un anno di gare e di cantieri, anche per arrivare a concretizzare gli interventi che la città aspetta da tempo”.
Il cuore degli investimenti è dedicato all’impegno di manutenzione, svecchiamento, adeguamento alle più recenti normative in tema di sicurezza, abbattimento delle barriere architettoniche di tutto il patrimonio pubblico, dalle scuole alle strade, dal verde agli edifici, che siano uffici o immobili destinati ad altri scopi, oppure case popolari, per le quali prosegue intanto il finanziamento del Piano sfitti.
Potenziate rispetto all’anno scorso le aree ambiente ed energia, verde e arredo urbano, edilizia scolastica, mentre gran parte delle risorse complessive, la metà circa nel triennio, è destinata alla mobilità, tra interventi di messa in sicurezza, manutenzione, recupero di funzionalità, automazione del sistema di trasporto urbano e incremento della capacità di trasporto delle metropolitane (in particolare M2). Si procederà alla riqualificazione di molte strade cittadine, al ripristino e al completamento di itinerari ciclabili (nella zona Greco/Bicocca/Testi, tra i piazzali Bacone e Piola), alla progettazione di corsie preferenziali in sede protetta (come quella per le circolari filoviarie da piazza Cappelli a via Tertulliano, o quella nel tratto Pergolesi-Piccinni). Entra nel Pto anche l’itinerario ciclabile Eurovelo 5, nella tratta Naviglio Pavese - Duomo - Sempione - Molino Dorino, di cui fa parte anche la riqualificazione di piazza Firenze, che tra l’altro comprende, oltre alla formazione di una nuova pista ciclabile, il rifacimento di parte dei marciapiedi e dei percorsi pedonali, l’adeguamento degli impianti semaforici e di illuminazione.
Previsti interventi di riqualificazione in cinque spazi pubblici, sulla scia di quelli già realizzati in piazza Dergano e in piazza Angilberto e aree circostanti, che dopo una prima sperimentazione saranno sottoposti a verifica ed eventuali adeguamenti. Gli altri interventi sono indicati in via Padre Luigi Monti, vicino all’ospedale Niguarda, dove insistono alcuni palazzi di case popolari, via Padova nel tratto tra via Giacosa e via Cambini, un pezzo di città ad alta densità abitativa, e largo Balestra, a sud di via Giambellino.
I lavori di riordino e di riqualificazione riguarderanno tutta Milano, dal quartiere Lorenteggio (bonifica dell’area di via Giambellino 129, lavori per la nuova biblioteca in via Odazio) al quartiere Adriano, passando per i quartieri Erp di via Saint-Bon e di via Cilea, alla messa in sicurezza dell’area di via Idro, per arrivare ai primi lavori per la risistemazione di piazza Castello.
Partiranno i cantieri per la realizzazione del Casva, il Centro di alti studi visivi, nel quartiere Qt8, per l’ampliamento della biblioteca Bonola di via Quarenghi, per il rifacimento dell’Arena civica, per il padiglione d’infanzia nell’area del nuovo Parco urbano Biblioteca degli alberi, tra la passeggiata Veronelli e l’edificio di Beni Stabili, che avrà una superficie di 500 mq distribuita su più livelli e sarà una ludoteca destinata in particolare a bambini con disabilità, con un giardino dedicato e progettato in modo integrato con il Parco. Sempre nello stesso spazio, è prevista anche la realizzazione di un centro civico.
In programma anche l’adeguamento impiantistico-edilizio e l’ampliamento della capacità ricettiva della Casa di accoglienza ‘Enzo Jannacci’ di viale Ortles, la ricostruzione di cava Aurora al Parco delle cave, la riqualificazione dell’edificio ‘Piramide’ al cimitero Maggiore, la demolizione dello stabile di via Sammartini (ex mercato del pesce), sulla cui area verrà in seguito costruito un nuovo centro civico, il cantiere per la nuova scuola media di via Adriano. L’area della scolastica, complessivamente, è anch’essa molto consistente e, tra manutenzione di edifici esistenti e nuove realizzazioni, ammonta a quasi 150 milioni.
È cambiata, si accennava all’inizio, la filosofia di fondo che fa da cornice al Pto: come stabilito da un decreto ministeriale del gennaio scorso, a partire da quest’anno sarà la previsione di spesa a fare da guida alla stesura del Piano, calcolata in base al parziale dei lavori che effettivamente si pensa di poter eseguire nel corso dell’anno preso in oggetto. Non verrà più indicato, l’importo complessivo dell’opera, ma quello scandito secondo cronoprogramma. Inoltre, devono essere riportate anche le opere, con relativi importi, già indicate come prioritarie nel Pto precedente, ma i cui lavori non sono stati eseguiti o non sono stati completati.
La stima dei costi del Pto adottato dalla Giunta è complessivamente di 1.336.488.363 euro (99.386.517,21 indicati per il primo anno, 454.325.133 per il secondo anno e 782.776.712 per il terzo). Lo schema del Piano triennale e quello riferito alla prima annualità, il 2019, sono già stati discussi in ciascun Municipio. Una volta pubblicati sull’Albo Pretorio e sul sito del Comune, approderanno in Consiglio comunale unitamente al Bilancio per la deliberazione finale.
Un Pto rinnovato nel merito e nel metodo, con scenari più realistici e finanziariamente sostenibili indicati anno per anno, la cui programmazione regge l’intelaiatura del più ampio Piano quartieri illustrato alla città.
Il Piano triennale delle opere pubbliche relativo alle annualità 2019-2020-2021, già presentato ai Municipi - di cui raccoglie alcune indicazioni di priorità - e appena approvato dalla Giunta, ne rilancia le linee guida e rende visibile il grande sforzo dell’Amministrazione nella rigenerazione urbana di tutti i quartieri di Milano.
Molto asciutta la stima dei costi, che per il 2019 ammonta a 99,386 milioni di euro, in forza della nuova normativa ministeriale che impone di indicare per le opere scelte la previsione di spesa effettiva divisa per annualità, e non più il loro importo complessivo, come invece avveniva in passato. Seguendo il modello degli anni scorsi, e quindi caricando già sulla prima annualità l’intero costo delle opere, l’importo totale per il 2019 sarebbe pari a oltre 950 milioni di euro (di cui circa 550 milioni relativi a nuove opere e i restanti 400 milioni a opere già inserite nei Pto precedenti che verranno messe a gara e avviate nel 2019 e che d’ora in avanti dovranno venire riportate anch’esse nella nuova versione del Piano).
“Arrivati a metà mandato e avendo deciso di procedere con progetti di opere inserite nei Pto degli anni precedenti, a volte anche molto indietro nel tempo, dobbiamo concentrarci ora sulla fase di realizzazione - ha spiegato l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti, - Il 2019 sarà un anno di gare e di cantieri, anche per arrivare a concretizzare gli interventi che la città aspetta da tempo”.
Il cuore degli investimenti è dedicato all’impegno di manutenzione, svecchiamento, adeguamento alle più recenti normative in tema di sicurezza, abbattimento delle barriere architettoniche di tutto il patrimonio pubblico, dalle scuole alle strade, dal verde agli edifici, che siano uffici o immobili destinati ad altri scopi, oppure case popolari, per le quali prosegue intanto il finanziamento del Piano sfitti.
Potenziate rispetto all’anno scorso le aree ambiente ed energia, verde e arredo urbano, edilizia scolastica, mentre gran parte delle risorse complessive, la metà circa nel triennio, è destinata alla mobilità, tra interventi di messa in sicurezza, manutenzione, recupero di funzionalità, automazione del sistema di trasporto urbano e incremento della capacità di trasporto delle metropolitane (in particolare M2). Si procederà alla riqualificazione di molte strade cittadine, al ripristino e al completamento di itinerari ciclabili (nella zona Greco/Bicocca/Testi, tra i piazzali Bacone e Piola), alla progettazione di corsie preferenziali in sede protetta (come quella per le circolari filoviarie da piazza Cappelli a via Tertulliano, o quella nel tratto Pergolesi-Piccinni). Entra nel Pto anche l’itinerario ciclabile Eurovelo 5, nella tratta Naviglio Pavese - Duomo - Sempione - Molino Dorino, di cui fa parte anche la riqualificazione di piazza Firenze, che tra l’altro comprende, oltre alla formazione di una nuova pista ciclabile, il rifacimento di parte dei marciapiedi e dei percorsi pedonali, l’adeguamento degli impianti semaforici e di illuminazione.
Previsti interventi di riqualificazione in cinque spazi pubblici, sulla scia di quelli già realizzati in piazza Dergano e in piazza Angilberto e aree circostanti, che dopo una prima sperimentazione saranno sottoposti a verifica ed eventuali adeguamenti. Gli altri interventi sono indicati in via Padre Luigi Monti, vicino all’ospedale Niguarda, dove insistono alcuni palazzi di case popolari, via Padova nel tratto tra via Giacosa e via Cambini, un pezzo di città ad alta densità abitativa, e largo Balestra, a sud di via Giambellino.
I lavori di riordino e di riqualificazione riguarderanno tutta Milano, dal quartiere Lorenteggio (bonifica dell’area di via Giambellino 129, lavori per la nuova biblioteca in via Odazio) al quartiere Adriano, passando per i quartieri Erp di via Saint-Bon e di via Cilea, alla messa in sicurezza dell’area di via Idro, per arrivare ai primi lavori per la risistemazione di piazza Castello.
Partiranno i cantieri per la realizzazione del Casva, il Centro di alti studi visivi, nel quartiere Qt8, per l’ampliamento della biblioteca Bonola di via Quarenghi, per il rifacimento dell’Arena civica, per il padiglione d’infanzia nell’area del nuovo Parco urbano Biblioteca degli alberi, tra la passeggiata Veronelli e l’edificio di Beni Stabili, che avrà una superficie di 500 mq distribuita su più livelli e sarà una ludoteca destinata in particolare a bambini con disabilità, con un giardino dedicato e progettato in modo integrato con il Parco. Sempre nello stesso spazio, è prevista anche la realizzazione di un centro civico.
In programma anche l’adeguamento impiantistico-edilizio e l’ampliamento della capacità ricettiva della Casa di accoglienza ‘Enzo Jannacci’ di viale Ortles, la ricostruzione di cava Aurora al Parco delle cave, la riqualificazione dell’edificio ‘Piramide’ al cimitero Maggiore, la demolizione dello stabile di via Sammartini (ex mercato del pesce), sulla cui area verrà in seguito costruito un nuovo centro civico, il cantiere per la nuova scuola media di via Adriano. L’area della scolastica, complessivamente, è anch’essa molto consistente e, tra manutenzione di edifici esistenti e nuove realizzazioni, ammonta a quasi 150 milioni.
È cambiata, si accennava all’inizio, la filosofia di fondo che fa da cornice al Pto: come stabilito da un decreto ministeriale del gennaio scorso, a partire da quest’anno sarà la previsione di spesa a fare da guida alla stesura del Piano, calcolata in base al parziale dei lavori che effettivamente si pensa di poter eseguire nel corso dell’anno preso in oggetto. Non verrà più indicato, l’importo complessivo dell’opera, ma quello scandito secondo cronoprogramma. Inoltre, devono essere riportate anche le opere, con relativi importi, già indicate come prioritarie nel Pto precedente, ma i cui lavori non sono stati eseguiti o non sono stati completati.
La stima dei costi del Pto adottato dalla Giunta è complessivamente di 1.336.488.363 euro (99.386.517,21 indicati per il primo anno, 454.325.133 per il secondo anno e 782.776.712 per il terzo). Lo schema del Piano triennale e quello riferito alla prima annualità, il 2019, sono già stati discussi in ciascun Municipio. Una volta pubblicati sull’Albo Pretorio e sul sito del Comune, approderanno in Consiglio comunale unitamente al Bilancio per la deliberazione finale.