Il progetto "Un nome in ogni quartiere"
- 02 dicembre 2021 Dal Comune
Arriva a Baggio con un murale ideato e realizzato dagli studenti della scuola “Primo Levi” di via Pistoia
Il progetto è ideato da Milano&Partners, realizzato in collaborazione
con l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici e cofinanziato da Fondazione di
Comunità Milano.
Dopo Bovisa, Portello, Lorenteggio, Città Studi, Porta Romana, Gallaratese,
Corvetto, Quarto Oggiaro e Baggio, il progetto proseguirà con i murales di
Barona e Nolo e altri a seguire nel 2022.
Arriva al nono appuntamento l'iniziativa "Un nome in ogni quartiere"
ideata da Milano&Partners, realizzata in collaborazione con l'Ufficio Arte
negli Spazi Pubblici e volta a realizzare nei quartieri di Milano un'opera
murale con protagonista il nome del luogo, per segnare anche graficamente
l'identità delle tante anime della città.
Dal punto di vista realizzativo e artistico, il progetto è curato da parte
dell'Ufficio Arte negli Spazi Pubblici, che ha voluto anche assicurare la
parità di genere nella scelta degli artisti e dei curatori. Obiettivo primario
dell'iniziativa è regalare un contributo artistico e creativo a tutti i
quartieri, in modo da rafforzarne l'identità, coinvolgendo direttamente la
comunità nell'ideazione, e spesso anche nella realizzazione, del murale.
Come è accaduto per il murale di Baggio, inaugurato oggi alla presenza
dell'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e dell'assessora alla Scuola del
Municipio 7 Erica Soana. Questo è il nono appuntamento di questo progetto e gli
studenti della scuola secondaria di primo grado "Primo Levi" di via
Pistoia hanno progettato l'opera in base al loro modo di vedere il quartiere
che vivono. L'opera è stata poi dipinta da Alice Lotti, anche con il contributo
degli stessi studenti, insieme alla casa di produzione Collater.al.
Il progetto è iniziato nel giugno scorso con l'opera “Bovisa makers” in via
Cosenz, firmata dal giovane artista Sorte. L'operazione artistica è proseguita
durante l'estate con le realizzazioni dell'artista Rendo al Portello (via
Gardella), di Napal, a Lorenteggio (via dei Gigli), di Serena Confalonieri in
Città Studi (via Bassini).
A settembre, in occasione di “Milano ArtWeek” – che per la prima volta ha
ospitato un palinsesto specifico legato all'arte pubblica – è stata la volta
del murale “Porta Romana bella” firmato da Marco Goran Romano in corso Lodi.
Si è giunti quindi in Gallaratese, con Pao e Luz che hanno collaborato in fase
progettuale e pittorica con le realtà di volontariato del quartiere,
realizzando il murale “partecipato” visibile oggi in via Appennini.
A ottobre si è fatta tappa a Corvetto sull'imponente cavalcavia con un'opera
firmata da Pablo Pinxit e Loris Lillo, caratterizzata da alcuni elementi
iconici del quartiere, dal Signurun de Milan alla poltrona Proust di Alessandro
Mendini il cui studio è un luogo di riferimento della zona.
A Quarto Oggiaro, la facciata della biblioteca rionale di via Otranto è stata
reinventata da Lucia Biancalana e ci racconta, per immagini, le parole
identificative del quartiere individuate attraverso un sondaggio proprio presso
la biblioteca: “crescita”, “verde” e “giovane” sono i concetti ricorrenti
emersi.
Nei prossimi mesi saranno realizzati i murales di quartiere a Barona e a NoLo,
con coppie creative che continueranno a rispettare la parità di genere nel
progetto.
"Durante questo primo intenso anno di lavoro, il progetto ha coinvolto
artisti, curatori e case di produzione storiche di street art milanese che
hanno saputo integrare talenti provenienti anche da altri ambiti, spingendoli a
sperimentarsi con l'arte urbana, generando gruppi creativi inediti e scambio di
competenze – ha dichiarato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. – Inoltre,
in un linguaggio artistico tradizionalmente molto orientato alla prevalenza di
genere, una delle sfide del progetto è stata aumentare la rappresentanza
femminile tra artiste e curatrici".
"Un nome in ogni quartiere" cresce non solo per il numero di
realizzazioni, ma anche in senso collaborativo, soprattutto là dove i murales
sorgono su immobili pubblici, come la scuola, la biblioteca, le case
popolari. "L'obiettivo – ha sottolineato l'assessore
Sacchi – è ingaggiare il più possibile gli abitanti ed utilizzatori dei
servizi di zona, trasformando il senso di appartenenza dei residenti in opera
d'arte".
Previsto anche il coinvolgimento di alcune università milanesi: Nuova
accademia di Belle arti e Università degli studi di Milano affiancano il
progetto per costruire ricerche sui quartieri, riportando le espressioni
architettoniche, artistiche e culturali caratterizzanti ogni territorio, per
progettare consapevolmente le opere identitarie di arte urbana. I luoghi ora
dipinti con il murale di quartiere saranno oggetto di patti di collaborazione,
in modo che si garantisca, negli anni a venire, il mantenimento delle opere,
oppure la loro ridefinizione, sempre in una logica di valorizzazione
dell'identità dei territori.
L'iniziativa proseguirà nel 2022 e si pone l'obiettivo di regalare a tutti
i quartieri cittadini la propria "porta grafica" in grado di
rappresentare un nome e tutto ciò che lo specifico territorio rappresenta.
Il progetto "Un nome in ogni quartiere" è ideato
da Milano&partners e dall'Ufficio Arte negli spazi pubblici del Comune di
Milano con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, è fa parte della più
ampia campagna di comunicazione "Neighborhood by neighborhood",
ideata e curata da YesMilano.