Il RISANAMENTO FORZATO DEGLI EDIFICI DEGRADATI
- 17 luglio 2019 Dal Comune
Il Comune di Milano ha varato da poco alcune nuove norme contenute
nel Pgt (la delibera di adozione, assunta il 4 marzo, è stata pubblicata
il 15 maggio scorso) che mirano a mettere sotto pressione il
proprietario per indurlo a un "fare" non previsto da alcuna legge e non
ottemperando alle quali si incorre nella sanzione della compressione sul
piano economico del diritto di proprietà immobiliare.
Dall'esame del Pgt sono emerse alcune questioni di grande rilievo,
fra le quali è la norma dell'art. 11 del Piano delle Regole che
disciplina i cosiddetti "edifici abbandonati e degradati" da più di 24
mesi.
I proprietari degli edifici individuati come tali dal piano - che
contiene un elenco/tavola specifico (aggiornabile semplicemente mediante
determina dirigenziale - l'individuazione va comunicata a prefettura e
questura; non è prevista comunicazione ai proprietari interessati) -
sono tenuti a presentare un piano attuativo o una domanda per un titolo
abilitativo al recupero dell'immobile, ed i lavori dovranno iniziare
entro 18 mesi dalla loro individuazione. In difetto, è fatto obbligo di
procedere alla demolizione del manufatto. Se la demolizione è compiuta a
iniziativa del proprietario, questi mantiene il diritto alla superficie
lorda del precedente edificio. Diversamente si perderà tale diritto.
L'area sarà considerata nuda (l'Amministrazione si riserva di demolirla a
spese del proprietaro) e dotata, ai fini edificatori, solo di una
superficie nei limiti dell'indice territoriale, pari a 0,35 mq/mq.
L' applicazione della norma rimane "sospesa" nel caso in cui il
proprietario non disponga direttamente del bene: a causa ad esempio di
fallimenti, pignoramenti, concordati, sequestri.
L'indisponibilità economica del proprietario non è contemplata fra le
cause di sospensione dell'obbligo. Paradossalmente, per conservare il
valore della proprietà è preferibile fallire: se fallisco mantengo il
valore, se non ottempero il valore quasi si azzera.
Si tratta di una norma strumentale e sanzionatoria ( compressione del
contenuto di un diritto reale ) avente carattere di penale, per la
quale potrebbe esserci qualche dubbio, nel nostro ordinamento, che possa
rientrare nella competenza del Comune, in quanto oggetto di riserva di
legge.
A cura di Assoedilizia