Immobili abbandonati
- 12 febbraio 2021 Dal Comune
Assessore Maran: “ora tavolo di lavoro per cambiare legge regionale”
"Dal
primo giorno dico che la Legge Regionale sugli immobili abbandonati
è sbagliata negli obiettivi, incostituzionale nella forma, e le
ordinanze con cui il Tar invia le carte alla Corte Costituzionale
rafforzano le nostre convinzioni. Mi dispiace che per far passare
questi concetti si sia dovuto attendere un’ordinanza in sede
giudiziale e che la politica non abbia agito autonomamente per
sanare questa indebita ingerenza sulle normative comunali da parte
della Regione Lombardia, che peraltro mina l’equo trattamento tra
i proprietari favorendo paradossalmente i rischi di abbandono degli
immobili. Il recupero non passa certo dal regalare bonus a chi
abbandona, non passa certo dal lasciare la possibilità di non far
niente per altri 5 anni”.
Così
l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ha commentato il
pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale per la
Lombardia a favore del Comune di Milano nell’ambito dei ricorsi di
tre proprietari di immobili relativamente alla norma sul recupero
degli edifici abbandonati del Piano di Governo del Territorio.
“Ieri
ho chiesto l’attivazione di un tavolo di lavoro per modificare la
Legge Regionale che oggi è ancora più urgente e che deve rispettare
gli obiettivi che si era prefissato il Comune approvando nel PGT una
normativa forte ed innovativa contro l’abbandono, messa in
discussione proprio da questa legge che riteniamo sarà dichiarata
incostituzionale.
A
quel tavolo lavoreremo con serietà e rigore per modificare
significativamente quella legge, con l’obiettivo che vengano date
certezze anche ai proprietari e agli investitori. Sono infatti loro
quelli più danneggiati da una legge che avendo basi così deboli
dimostra che ha sbagliato chi pensava fosse un modo per aggirare il
PGT di Milano.
Il TAR ribadisce che non può essere compressa l’autonomia del Comune, cui spettano le scelte di pianificazione generale in virtù del principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione, come più volte statuito e ribadito dalla Corte Costituzionale in precedenti decisioni, e come ho più volte ricordato - un po’ inascoltato - nelle scorse settimane. Ora si riparte dal PGT e troveremo il modo per evitare che questa bolla illusoria alimentata ad arte possa nuocere agli investimenti ed alle iniziative di rigenerazione e riuso, che certamente siamo contenti di accogliere”.