Insieme per l’Ucraina
- 15 aprile 2022 Dal Comune
Un servizio telefonico per orientare famiglie e minori in fuga dalla guerra, Shevchenko e il Sindaco Sala presentano il progetto
Offrire alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra un servizio telefonico di ascolto e orientamento in lingua ucraina integrato con i servizi del Comune di Milano e delle reti territoriali. È l’obiettivo della collaborazione tra l’Amministrazione e Andrij Shevchenko per il progetto “Insieme per l’Ucraina” che è stato presentato giovedì a Palazzo Marino alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala.
L’ex campione del Milan finanzierà l’attivazione di una infoline – 020205 – che si occuperà di indirizzare le famiglie ucraine arrivate in città e chi offre loro ospitalità verso i servizi che sono attivi in città, con una specifica attenzione verso quelli dedicati ai bambini e ai ragazzi.
“Sono legato fortemente alla città di Milano – ha dichiarato Andrij Shevchenko – e sono davvero felice di vedere come Milano abbia aperto il suo cuore all’Ucraina, mettendo in campo da subito azioni di solidarietà e accoglienza. Ringrazio il sindaco Giuseppe Sala per aver creduto in questo progetto e gli uffici del Comune di Milano per aver reso possibile il mio desiderio di fare qualcosa di concreto per il mio popolo qui. E sono grato a Fondazione Milan che ancora una volta ha saputo dare il proprio contributo, guardando soprattutto al futuro dei bambini e delle bambine”.
In particolare, il centralino sarà attivo a partire da fine aprile, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, per supportare i profughi nell’iscrizione ai servizi per l’infanzia e scolastici, per fornire informazioni sulla gestione della DAD dall’Italia, ma anche per orientare sulle procedure per richiedere e ottenere il permesso di soggiorno. Se necessario, inoltre, sarà possibile svolgere colloqui in presenza su appuntamento.
L’auspicio è che l’infoline possa essere utile anche per intercettare le famiglie e i minori non accompagnati arrivati in città in modo informale e non segnalati alle autorità competenti, al fine di indirizzarli verso i servizi e le opportunità offerte dal sistema Milano.
Fondazione di Comunità Milano si occuperà di gestire la donazione e individuare il gestore del centralino.
“Il Comune di Milano – ha spiegato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala - si è mosso immediatamente per organizzare l’accoglienza in emergenza dei profughi ucraini arrivati in città dopo l’occupazione russa, ma siamo consapevoli, visto anche il protrarsi della guerra, che non è sufficiente offrire un alloggio: è necessario lavorare per favorire l’integrazione di coloro che intendono rimanere. La città ha affrontato diverse crisi e ha una lunga tradizione di collaborazione su questo fronte che vede lavorare in sinergia le istituzioni, il privato sociale e tante e tanti cittadini desiderosi di fare la loro parte. ‘Insieme per l’Ucraina’ e - soprattutto - con l’Ucraina grazie alla generosità di un campione come Andrij Shevchenko”.
Tra gli obiettivi del progetto, anche quello di mappare il bisogno e le priorità per organizzare successivamente, per esempio in occasione della ripresa scolastica di settembre, attività e risposte adeguate e il più aderenti possibile alle necessità dei bambini e dei ragazzi e delle loro famiglie.
Proprio per questo, il contributo di Shevchenko proseguirà e si rafforzerà, integrandosi all’interno del sistema comunale di iniziative per l’emergenza Ucraina, alla luce di quanto emergerà nel corso delle attività di ascolto.
“Accogliere i profughi dell’Ucraina con il cuore – ha dichiarato Carlo Marchetti, Presidente Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana. – I milanesi lo stanno facendo, come dimostra il contributo di oltre 350 donatori al fondo #MilanoAiutaUcraina, nato su impulso del Comune ad inizio marzo. Ora ci è richiesto di trasformare le risorse donate, non in sussidi, ma in progetti concreti per favorire l'inclusione dei profughi nella nostra comunità e ‘far germogliare’ i frutti dello sforzo collettivo. Offrire alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra un servizio telefonico di ascolto e orientamento in lingua ucraina va in questa direzione perché indirizza e accompagna percorsi di integrazione sociale e lavorativa. Con il suo impegno, Andriy Shevchenko incoraggia cittadini e imprese a dare il proprio contributo al fondo #MilanoAiutaUcraina attraverso il sito della Fondazione”.
L’ex campione del Milan finanzierà l’attivazione di una infoline – 020205 – che si occuperà di indirizzare le famiglie ucraine arrivate in città e chi offre loro ospitalità verso i servizi che sono attivi in città, con una specifica attenzione verso quelli dedicati ai bambini e ai ragazzi.
“Sono legato fortemente alla città di Milano – ha dichiarato Andrij Shevchenko – e sono davvero felice di vedere come Milano abbia aperto il suo cuore all’Ucraina, mettendo in campo da subito azioni di solidarietà e accoglienza. Ringrazio il sindaco Giuseppe Sala per aver creduto in questo progetto e gli uffici del Comune di Milano per aver reso possibile il mio desiderio di fare qualcosa di concreto per il mio popolo qui. E sono grato a Fondazione Milan che ancora una volta ha saputo dare il proprio contributo, guardando soprattutto al futuro dei bambini e delle bambine”.
In particolare, il centralino sarà attivo a partire da fine aprile, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, per supportare i profughi nell’iscrizione ai servizi per l’infanzia e scolastici, per fornire informazioni sulla gestione della DAD dall’Italia, ma anche per orientare sulle procedure per richiedere e ottenere il permesso di soggiorno. Se necessario, inoltre, sarà possibile svolgere colloqui in presenza su appuntamento.
L’auspicio è che l’infoline possa essere utile anche per intercettare le famiglie e i minori non accompagnati arrivati in città in modo informale e non segnalati alle autorità competenti, al fine di indirizzarli verso i servizi e le opportunità offerte dal sistema Milano.
Fondazione di Comunità Milano si occuperà di gestire la donazione e individuare il gestore del centralino.
“Il Comune di Milano – ha spiegato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala - si è mosso immediatamente per organizzare l’accoglienza in emergenza dei profughi ucraini arrivati in città dopo l’occupazione russa, ma siamo consapevoli, visto anche il protrarsi della guerra, che non è sufficiente offrire un alloggio: è necessario lavorare per favorire l’integrazione di coloro che intendono rimanere. La città ha affrontato diverse crisi e ha una lunga tradizione di collaborazione su questo fronte che vede lavorare in sinergia le istituzioni, il privato sociale e tante e tanti cittadini desiderosi di fare la loro parte. ‘Insieme per l’Ucraina’ e - soprattutto - con l’Ucraina grazie alla generosità di un campione come Andrij Shevchenko”.
Tra gli obiettivi del progetto, anche quello di mappare il bisogno e le priorità per organizzare successivamente, per esempio in occasione della ripresa scolastica di settembre, attività e risposte adeguate e il più aderenti possibile alle necessità dei bambini e dei ragazzi e delle loro famiglie.
Proprio per questo, il contributo di Shevchenko proseguirà e si rafforzerà, integrandosi all’interno del sistema comunale di iniziative per l’emergenza Ucraina, alla luce di quanto emergerà nel corso delle attività di ascolto.
“Accogliere i profughi dell’Ucraina con il cuore – ha dichiarato Carlo Marchetti, Presidente Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana. – I milanesi lo stanno facendo, come dimostra il contributo di oltre 350 donatori al fondo #MilanoAiutaUcraina, nato su impulso del Comune ad inizio marzo. Ora ci è richiesto di trasformare le risorse donate, non in sussidi, ma in progetti concreti per favorire l'inclusione dei profughi nella nostra comunità e ‘far germogliare’ i frutti dello sforzo collettivo. Offrire alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra un servizio telefonico di ascolto e orientamento in lingua ucraina va in questa direzione perché indirizza e accompagna percorsi di integrazione sociale e lavorativa. Con il suo impegno, Andriy Shevchenko incoraggia cittadini e imprese a dare il proprio contributo al fondo #MilanoAiutaUcraina attraverso il sito della Fondazione”.
Ava Tanin