Intitolazioni. Inaugurato il giardino dedicato a Bonaventura 'Ventura' Ferrazzutto

A ottant'anni dalla deportazione e uccisione del partigiano socialista la cerimonia d'intitolazione del giardino in via Uberto Visconti di Modrone, dove aveva sede l'Avanti!

Da oggi il piccolo giardino in via Visconti di Modrone 11, dove negli anni Venti aveva sede la redazione dell'Avanti!, è stato intitolato a Bonaventura "Ventura" Ferrazzutto, partigiano ed esponente politico del Partito socialista italiano, deportato a Mauthausen e morto nel castello di Harteim il 4 ottobre del 1944. 
Alla cerimonia hanno partecipato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, il presidente del Municipio 1, Mattia Abdu, i rappresentanti delle associazioni Anpi e Aned e della Fondazione Kuliscioff e la nipote Franca Ferrazzutto.
 
“Per non dimenticare la figura di Ferrazzutto e onorare la sua memoria in questo importante anniversario, Milano ha scelto il giardino tra le vie Visconti di Modrone e Marziale, dove negli anni Venti la redazione dell'Avanti! intraprendeva la sua lotta contro il fascismo - ha dichiarato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Un luogo legato a doppio filo al nome di Bonaventura Ferrazzutto, che fu amministratore del quotidiano dal 1920 al 1926 e che, in quel ruolo, ma non solo, difese la libertà e i diritti di tutti gli italiani a costo della sua stessa vita”.
 
Biografia
Nato a Venezia il 5 marzo 1887, morto al castello di Hartheim (Austria) il 4 ottobre 1944, fu un politico socialista e partigiano.
La famiglia di Ferrazzutto aveva origini friulane, proveniente da Cisterna di Coseano (UD). A Venezia, suo padre Ventura gestiva una trattoria in Calle dei Fabbri. Bonaventura frequentò le scuole commerciali e si unì giovanissimo al movimento socialista. Nel 1912 divenne segretario di Giacinto Menotti Serrati, una figura di spicco dell'ala massimalista del Partito Socialista Italiano (PSI), nonché direttore del settimanale “Secolo Nuovo” e segretario della Camera del Lavoro di Venezia.
Quando, nel 1914, Serrati fu nominato direttore dell’“Avanti!”, Ferrazzutto lo seguì a Milano nel 1915. Qui sposò la veneziana Elvira Pillon, che in seguito divenne dirigente del movimento delle donne socialiste, e instaurò stretti rapporti con esponenti socialisti come Angelica Balabanoff e Claudio Treves. Attivo nel “Soccorso Rosso” e alla Camera del Lavoro di Milano, fu lui a occuparsi della stipula dei primi contratti nazionali di lavoro e a dirigere l’amministrazione del quotidiano del PSI. Anche quando il riformista Pietro Nenni subentrò a Serrati alla direzione del giornale, Ferrazzutto mantenne il suo incarico.
Nel 1922, dopo che le squadre fasciste distrussero la sede del giornale, passò a lavorare per la Angelo Rizzoli Editore, dove divenne direttore amministrativo. Dieci anni dopo, nel 1932, fondò un’azienda chimica con Domenico Viotto a Milano, che divenne presto un importante centro della lotta antifascista. Con la caduta di Mussolini nel 1943, fu tra i promotori della creazione del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN).
Iniziò così il periodo della lotta clandestina, durante il quale si impegnò a salvare ebrei e antifascisti ricercati, oltre a partecipare alla Resistenza, in cui più di trenta giornalisti del quotidiano socialista persero la vita. Il 9 ottobre 1943, Ferrazzutto, noto come “Ventura”, fu arrestato dalla Gestapo nella sua casa di Milano a seguito di una delazione. Dopo una breve detenzione a San Vittore, venne deportato a Mauthausen, dove riuscì a formare un Comitato di Liberazione Internazionale che intraprese azioni di grande rilievo. Successivamente venne trasferito al castello di Hartheim, dove i prigionieri venivano sottoposti a terribili esperimenti scientifici. Ferrazzutto vi morì all’età di 57 anni.
Il giornale socialista annunciò la sua morte in prima pagina il 1° maggio 1945. A Marghera, una sezione del PSI fu intitolata a suo nome, così come la Federazione Socialista di Milano. Una lapide lo ricorda nell’ex stabilimento editoriale milanese di via Civitavecchia, oggi via Angelo Rizzoli.
Lucio Colli

Proverbi Milanesi

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

El Pret de Ratanà

EDB Edizioni