Il COMUNE RAFFORZA LE MISURE DI SOSTEGNO
- 23 luglio 2019 Dal Comune
Affitto accessibile per giovani e pensionati
Aumentano i contributi che verranno erogati da Milano Abitare, l’Agenzia per la promozione del canone concordato.
“Aperto il fronte dell'affitto accessibile: bisogna
insistere, i giovani stanno tornando in città, le Università si muovono e
aumentano le soluzioni per l'abitare temporaneo” Così ha
dichiarato l'assessore Rabaiotti
Affitto sostenibile in città, in arrivo nuove proposte di incentivo
per giovani e anziani. Nell’ambito della strategia di sostegno alla
locazione a canoni accessibili, uno dei principali volani di dinamismo e
attrattività soprattutto per gli under 35, il Comune ha deciso di
attivare alcune nuove misure per andare incontro alle esigenze delle
fasce di cittadini più esposte.
Milano è una delle città di maggior richiamo a livello europeo, grazie anche alla funzione trainante di molti settori, dal turismo all’offerta culturale, dall’università alle proposte innovative, dal design alla moda: un ruolo che fa aumentare la richiesta di locazione, soprattutto temporanea, che spesso si traduce in canoni elevati, quindi per molti inaccessibili. Resta infatti la necessità di dare risposte a quei cittadini che faticano a trovare una soluzione abitativa adeguata: giovani, nuclei in difficoltà a causa della riduzione del reddito, che stentano a mantenere l’abitazione in affitto e sono a rischio di sfratto, proprietari che hanno perso la casa per pignoramento e conseguente messa all’asta. Una platea di potenziali affittuari che necessitano di un’offerta più differenziata e a canoni più basso.
Nasce da queste considerazioni il nuovo Progetto operativo annuale per Milano Abitare, l’Agenzia sociale per la locazione in convenzione con il Comune, redatto dall’Amministrazione e appena approvato dalla Giunta.
L'Agenzia si occupa in particolare di promuovere e agevolare la sottoscrizione di contratti a canone concordato, ovvero più basso rispetto ai valori di mercato di circa il 40%: una tipologia contrattuale che, grazie anche all'attenzione costante dell'Amministrazione, alla collaborazione con importanti gestori immobiliari, sta iniziando a prendere piede in città. Nel secondo semestre 2018 i contratti di questo tipo conclusi con il supporto dell'Agenzia sono stati 281, un numero più che triplo rispetto alla media dei semestri precedenti. E solo da gennaio a oggi il numero supera le 400 unità.
Milano è una delle città di maggior richiamo a livello europeo, grazie anche alla funzione trainante di molti settori, dal turismo all’offerta culturale, dall’università alle proposte innovative, dal design alla moda: un ruolo che fa aumentare la richiesta di locazione, soprattutto temporanea, che spesso si traduce in canoni elevati, quindi per molti inaccessibili. Resta infatti la necessità di dare risposte a quei cittadini che faticano a trovare una soluzione abitativa adeguata: giovani, nuclei in difficoltà a causa della riduzione del reddito, che stentano a mantenere l’abitazione in affitto e sono a rischio di sfratto, proprietari che hanno perso la casa per pignoramento e conseguente messa all’asta. Una platea di potenziali affittuari che necessitano di un’offerta più differenziata e a canoni più basso.
Nasce da queste considerazioni il nuovo Progetto operativo annuale per Milano Abitare, l’Agenzia sociale per la locazione in convenzione con il Comune, redatto dall’Amministrazione e appena approvato dalla Giunta.
L'Agenzia si occupa in particolare di promuovere e agevolare la sottoscrizione di contratti a canone concordato, ovvero più basso rispetto ai valori di mercato di circa il 40%: una tipologia contrattuale che, grazie anche all'attenzione costante dell'Amministrazione, alla collaborazione con importanti gestori immobiliari, sta iniziando a prendere piede in città. Nel secondo semestre 2018 i contratti di questo tipo conclusi con il supporto dell'Agenzia sono stati 281, un numero più che triplo rispetto alla media dei semestri precedenti. E solo da gennaio a oggi il numero supera le 400 unità.
In totale, tra il lavoro di Milano Abitare e quello delle agenzie
immobiliari si è arrivati a sottoscrivere in città tremila contratti,
pari circa al 10% di quelli complessivamente stipulati.
Il Piano operativo, l'ultimo prima della chiusura della convenzione che scadrà nel marzo 2020, prevede come sempre l'utilizzo di fondi per agevolare la sottoscrizione di affitti a canone concordato (quest’anno a copertura delle attività è previsto l’utilizzo di oltre tre milioni di euro), con l’aggiunta di alcune importanti novità.
Il Piano operativo, l'ultimo prima della chiusura della convenzione che scadrà nel marzo 2020, prevede come sempre l'utilizzo di fondi per agevolare la sottoscrizione di affitti a canone concordato (quest’anno a copertura delle attività è previsto l’utilizzo di oltre tre milioni di euro), con l’aggiunta di alcune importanti novità.
Innanzitutto, introduce una misura dedicata agli inquilini
pensionati per i quali il canone d'affitto dovesse incidere per oltre il
20% sul reddito: il contributo (1.500 euro o 2.500 se il canone è
concordato) verrà erogato al proprietario dell'appartamento in cui
abitano a scomputo dei canoni di locazione futuri, a fronte dell'impegno
a non aumentarlo per un anno o a rinnovarlo alle stesse condizioni se
in scadenza.
Il fondo cui attingere avrà una capienza di circa 700mila euro, e
varrà anche per i proprietari di casa ai quali, a seguito di una caduta
di reddito che impedisce il pagamento delle rate del mutuo contratto,
questa viene pignorata: in questo caso il sostegno potrà arrivare fino a
cinquemila euro, sempre a copertura dei canoni di locazione futuri.
Sarà anche attivata, in via sperimentale, una misura destinata ai
giovani lavoratori (20-35 anni) in difficoltà economica, sempre per
favorire la stipula di contratti a canone concordato, per agevolarne
l'autonomia economica e, insieme, sociale.
Altra novità: l'Amministrazione si farà carico dei costi di
asseverazione bilaterale (da parte della proprietà e dell’inquilino) dei
futuri contratti a canone concordato, introdotta dalla nuova
convenzione nazionale sugli accordi territoriali.
La stipula dei contratti a canone concordato attraverso l'Agenzia
Milano Abitare resta conveniente per i proprietari, oltre che per gli
inquilini, anche grazie ad altre misure previste: l’Imu viene dimezzata,
si accede a un contributo una tantum che varia da 1.200 a duemila euro,
si garantiscono quattromila euro per eventuali lavori di
ristrutturazione e messa a norma dell'appartamento, mentre il fondo
salvasfratti continuerà a garantire contributi ai proprietari se, in
caso di morosità da parte dell'inquilino comprovata come incolpevole,
accettano di differire lo sfratto di almeno sei mesi (contributo di
quattromila euro), o se passa al canone concordato con una durata del
contratto di almeno 18 mesi (fino a 12mila euro).
"Sappiamo che il percorso è ancora in salita – chiosa l’assessore
alla Casa e ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti - ma siamo riusciti ad
aprire un fronte, quello dell'affitto più accessibile, che a partire
dagli anni Ottanta nessuno ha più curato. La città che riduce le case in
affitto e che non riesce ad articolare la sua offerta è destinata a
chiudersi, a non essere più attrattiva, a perdere occasioni di crescita e
di innovazione, a svuotarsi. Dobbiamo certamente insistere, ma stanno
tornando i giovani in città, si stanno muovendo le Università e stanno
aumentando le soluzioni per l'abitare temporaneo. Potenziare le attività
dell'Agenzia Milano Abitare significa essere consapevoli che abbiamo
ancora da lavorare, ma anche che quanto fatto sinora è stato un
contributo utile per Milano".