Maltempo
- 28 luglio 2023 Dal Comune
Il comunicato del Garante del Verde
Il Garante del Verde, a seguito della tempesta che ha colpito Milano il 25 luglio scorso, invia, oltre a un messaggio di solidarietà e condivisione alla comunità urbana e alle istituzioni, una serie di suggerimenti per trarre una lezione dall’evento straordinario, affinché non passi invano, ma serva invece da monito per coinvolgere tutti e tutte in un ripristino che tenga conto delle necessità del suolo, delle aree verdi, degli alberi, emerse in questa tragica circostanza.
Il Garante a questo scopo invita a considerare con grande attenzione, nei futuri nuovi impianti, l’ampiezza delle aree di piantumazione, la qualità dei terreni riservati alle radici degli alberi e delle radici stesse.
In particolare, esorta i progettisti a prevedere, per la buona salute degli alberi nel tempo, spazi ipogei ed epigei adeguati ai nuovi impianti; gli operatori del verde ad essere solerti e attenti nelle cure d’impianto e delle fasi successive all’impianto, al fine di saper rispondere in futuro a eventi climatici che si presentano sempre più inaspettati ed estremi, con aree di radicazione adeguate, che permettano lo sviluppo ottimale degli apparati radicali per evitare facili sradicamenti.
Suggerisce, infine, a tutti gli operatori del settore, in generale, di seguire con attenzione le buone pratiche agronomiche e arboricolturali che mettono al centro la salute dell’albero nel contesto del tessuto urbano, affinché si possa, attraverso una sempre più stretta cooperazione di tutti, garantire ai cittadini e alle cittadine una piena sicurezza del territorio e vivibilità degli spazi urbani, nella direzione di un sempre minore consumo di suolo e una sempre maggiore forestazione improntata alla biodiversità.
Laura Di Maria
Il Garante a questo scopo invita a considerare con grande attenzione, nei futuri nuovi impianti, l’ampiezza delle aree di piantumazione, la qualità dei terreni riservati alle radici degli alberi e delle radici stesse.
In particolare, esorta i progettisti a prevedere, per la buona salute degli alberi nel tempo, spazi ipogei ed epigei adeguati ai nuovi impianti; gli operatori del verde ad essere solerti e attenti nelle cure d’impianto e delle fasi successive all’impianto, al fine di saper rispondere in futuro a eventi climatici che si presentano sempre più inaspettati ed estremi, con aree di radicazione adeguate, che permettano lo sviluppo ottimale degli apparati radicali per evitare facili sradicamenti.
Suggerisce, infine, a tutti gli operatori del settore, in generale, di seguire con attenzione le buone pratiche agronomiche e arboricolturali che mettono al centro la salute dell’albero nel contesto del tessuto urbano, affinché si possa, attraverso una sempre più stretta cooperazione di tutti, garantire ai cittadini e alle cittadine una piena sicurezza del territorio e vivibilità degli spazi urbani, nella direzione di un sempre minore consumo di suolo e una sempre maggiore forestazione improntata alla biodiversità.
Laura Di Maria