Rigenerazione urbana - Parte 1

Un nuovo piano per Milano con l'Atlante dei quartieri per definire la città di prossimità e lo spazio pubblico, al via il forum che racconta il PGT dei prossimi anni

Una città più attenta alle persone che la vivono - siano residenti, lavoratori e studenti pendolari o turisti - che si prepara ad ospitare, sul lungo periodo, il previsto incremento della popolazione residente (dagli oltre 1,4 milioni di abitanti attuali all’obiettivo di 1,5 milioni nell’arco dei prossimi 15/20 anni) e che affronta il tema della casa a prezzi accessibili. Una città fatta di quartieri che, insieme alle residenze, devono poter offrire a chi li abita tutti i servizi essenziali e un’adeguata qualità in termini di mobilità, verde e spazio pubblico, ripensato e riprogettato sia sulla base della scala generale del Piano di Governo del Territorio, sia su quella di grana fine dell’Atlante dei quartieri. 
 
Si è aperta oggi in Sala Alessi, alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala e dell’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, la terza edizione del Forum della Rigenerazione urbana, dal titolo:
“Un nuovo Piano per Milano - Le persone al centro”. Un tema che ha richiamato, nel pomeriggio, anche molte delle associazioni ed organizzazioni cittadine che si occupano a vario titolo dei temi legati all’urbanistica.  
 
Il Forum di quest’anno è dedicato alla presentazione delle direttrici lungo le quali si va delineando il nuovo PGT, che dovrà coniugare lo sviluppo della città con le esigenze dell’abitare e dell’ascolto delle istanze cittadine, in termini di servizi di prossimità, di qualità degli spazi pubblici, verdi e non solo, spingendo in modo più deciso verso il modello della città policentrica già introdotto con l’attuale PGT e orientando le scelte verso una scala metropolitana. 
 
“Abbiamo bisogno di un nuovo Piano di Governo del Territorio - dichiara il sindaco Giuseppe Sala - che in particolare aiuti a rispondere al bisogno di case accessibili, e che per questo affianchi il Piano casa cui stiamo lavorando e del quale deve costituire un utile strumento normativo. Un PGT in continuità con quello precedente ma ancora più attento ai bisogni della cittadinanza, capace di accompagnare lo sviluppo armonico della Milano di domani, contemperando le aspettative e le contraddizioni tipiche delle città contemporanee”. 
 
“Il Forum di quest'anno - commenta l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi - è incentrato sul nuovo Piano di Governo del Territorio. Saranno cinque giornate di informazione, dibattiti e confronti sui temi e gli obiettivi del Piano, dalla casa accessibile alla città di prossimità, da come la rigenerazione urbana può contribuire ad affrontare le tematiche ambientali e climatiche al rapporto tra progetti edilizi e contesti della città. Il titolo ‘Le persone al centro’ nasce dall’esigenza di mettere in evidenza la sfida degli equilibri sociali e dell'inclusione, una sfida che deve passare da politiche integrate, casa, ambiente, riqualificazione degli spazi pubblici. Il PGT metterà in campo un nuovo strumento, l'Atlante dei Quartieri, costruito dall'esperienza e dai bisogni dei Municipi per giocare questa sfida”. 
 

Tra le linee guida individuate, quella dell’indice di edificabilità, che resta di base fissato allo 0,35 mq/mq. L’incremento sarà possibile solo in presenza di alcuni specifici requisiti, tra cui la realizzazione di Edilizia residenziale sociale, servizi convenzionati ed esercizi di vicinato.
 
Consolidata e rafforzata la volontà di promuovere una sempre maggiore sostenibilità ambientale, attraverso meccanismi premiali per il costruire virtuoso, l’introduzione della valutazione del ciclo di vita degli edifici, maggiore tutela dei suoli naturali (con un ulteriore incremento delle aree sottratte al consumo) e dei corsi d’acqua. Sarà esclusa la possibilità di monetizzare il mancato ottenimento di alcuni obiettivi e l'assenza di alcuni requisiti. Sulla stessa scia anche l’obiettivo di ridurre e depavimentare le superfici stradali, riconvertire viadotti e infrastrutture, eliminare la previsione di nuove direttrici viabilistiche di entrata in città (come già accaduto di recente con lo stralcio dei lotti II, III e IV della strada statale Paullese, a titolo di esempio). 
 
Spinta decisa verso una maggiore realizzazione di Edilizia residenziale sociale attraverso alcuni strumenti: l’abbassamento della soglia di obbligo per interventi di 5mila mq (dai 10mila di oggi), l’obbligo di realizzazione di Ers o edilizia convenzionata nell’ambito di interventi che coinvolgono le nuove porte metropolitane (i nodi urbani e le zone di interscambio) e la messa a disposizione e acquisizione di aree da parte del Comune. 
 
Revisione delle norme morfologiche, ancora più chiare e senza margini interpretativi, e sulla regolamentazione delle altezze, rispettose della città esistente e del tessuto urbano circostante gli interventi di rigenerazione. E, ancora, maggiore attenzione alle identità urbane, alle preesistenze edilizie con qualità architettoniche e ai contesti locali. Carla Poggi

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