ANCHE NEL SETTORE ALBERGHIERO L’ITALIA ARRANCA

Si calcola che circa 18 milioni di turisti europei abbiano disertato le spiagge di alcuni Paesi del Mediterraneo per motivi di sicurezza: l’Italia ne ha “intercettato” solo un milione, gli altri hanno preferito Spagna, Grecia, Francia.

 Inoltre, in un contesto 2017 - ma destinato a continuare anche quest’anno -  di incremento di presenze e fatturato, arranchiamo dietro i nostri competitors tradizionali. Come al solito, verrebbe da dire. Anche nel campo alberghiero ed extraalberghiero. Responsabilità tutta nostra, di troppe strutture piccole, di basso livello e a conduzione familiare, di una burocrazia asfissiante e di incertezza su norme e tempi, ostacoli a ogni investimento; nonostante  l’Italia resti il primo potenziale obiettivo di importanti capitali stranieri. L’altro lato della medaglia è rappresentato dalla quota minoritaria di turisti che al megapolo alberghiero preferisce  una ricerca di unicità e personalizzazione oltre a elementi esperienziali ed espressione del territorio. Sono in genere i turisti più colti ma minoritari, appunto. 
Lo afferma il Rapporto 2018 di Scenari Immobiliari redatto in collaborazione con Castello sgr presentato a Milano in occasione di “Hospitality Forum”. Il Rapporto ha rilevato transazioni immobiliari albergherie per 2,75 miliardi di euro (in termini di immobili scambiati con contratti di vendita o locazione in Italia nel 2017), pari a un incremento del 14,6% rispetto al 2016. Il mercato dovrebbe mantenere lo slancio fino a fine 2018, con una crescita attesa del fatturato di circa il 13% su base annua, mentre per il 2019 si stima un rallentamento, sebbene ancora in territorio positivo.
Il mercato immobiliare alberghiero europeo nel 2017 ha registrato un andamento in controtendenza rispetto al trend globale, con un aumento dei volumi transatti del 22% rispetto al 2016 (fonte Hvs), arrivando a 21,7 miliardi di euro, mentre a livello globale ha segnato una flessione di circa il 10%, raggiungendo un ammontare complessivo di 58 miliardi di euro (fonte Rca). Il numero complessivo di stanze compravendute nel continente è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2016, circa 133mila camere per ogni anno, ma il volume totale transato più elevato (erano 17,5 miliardi nel 2016) è dovuto a una qualità media delle strutture più alta, comportando un leggero innalzamento del valore medio a camera.
L’ammontare complessivo di stanze interessate nelle transazioni avvenute in Italia nel 2017 si stima sia di poco inferiore alle novemila camere, con una concentrazione maggiore per le strutture 4 stelle, seguite dai 5 stelle. La quota maggioritaria va alle “altre destinazioni”, catalizzate principalmente dai villaggi turistici scambiati sia in montagna sia al mare. 

Il programma e gli intervenuti.
Saluti e Introduzione a cura di Giampiero Schiavo, Castello Sgr; - Presentazione del Rapporto 2018 a cura di Francesca Zirnstein, Scenari Immobiliari - Saluto istituzionale  a cura di Giorgio Palmucci, Confindustria  Alberghi
IL MERCATO DELL’HOSPITALITY: LA PAROLA AGLI OPERATORI
Chema Basterrechea Radisson Hotel Group - Graziano DebelliSilvio Maresca Bluserena - Jean-Claude Ghiotti B&B Hotels Italia - Roberto Micciulli IHC, Italian Hospitality Collection - Palmiro Noschese Melià Hotels International
Ha moderato: Paola Dezza , Il Sole24Ore
QUALI OPPORTUNITA’ PER IL COMPARTO ALBERGHIERO. LE OPINIONI DEGLI OPERATORI
A cura di Francesca Zirnstein, Scenari Immobiliari - 
PUBBLICO E  PRIVATO, QUANTO DA FARE?  AMMINISTRAZIONI E INVESTITORI A CONFRONTO
Barbara Argiolas Regione Autonoma Sardegna - Roberta Guaineri Comune di Milano - Alessandro Belli CDP Investimenti Sgr - Federico Oliva York Capital Management - Giampiero Schiavo Castello Sgr
Ha moderato i lavori Mario Breglia, Scenari Immobiliari.

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