Agricoltura. Beduschi: Lombardia riconosce Biodistretto bergamasco

Terzo in Regione dopo Valtellina e Valle Camonica, si occupa di agri-sociale

Regione Lombardia riconosce ufficialmente il Biodistretto bergamasco dell’agricoltura biologica e sociale orobica, ai sensi della legge nazionale sull’agricoltura biologica. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi. Il riconoscimento segue i criteri stabiliti dal Ministero dell’Agricoltura (MASAF) e approvati dalla Giunta a dicembre 2023.

Regione Lombardia riconosce Biodistretto bergamasco

“Il Biodistretto – dichiara Beduschi – ha sede nel Comune di Bergamo, è il terzo riconosciuto ufficialmente dalla Regione dopo quelli di Valtellina e Valle Camonica e si distingue per il suo ruolo di presidio agro-ambientale in un contesto territoriale che naturalmente si caratterizza anche per la forte industrializzazione”.

Una superficie di 61.000 ettari, di cui 2.300 certificati biologici

Il territorio del distretto si estende su una superficie di circa 61.000 ettari, di cui 2.300 già certificati biologici, compresa in 241 Comuni. All’associazione aderiscono in partenariato imprese agricole biologicheoperatori della filieraComuni e istituzioni scolastiche. Inoltre, partecipano attivamente diverse realtà sociali, impegnate in progetti con ex detenuti e persone in difficoltà.

Doppia importanza del riconoscimento

Alessandro Beduschi“L’importanza di questo riconoscimento – commenta l’assessore Beduschi – è doppia: da un lato certifica il valore del lavoro svolto in provincia di Bergamo per promuovere un’agricoltura sostenibile e sociale, dall’altro apre la strada a nuovi progetti in tutta la Lombardia. Questo distretto è un esempio concreto di come il modello biologico possa essere un pilastro per lo sviluppo agricolo, anche in aree urbanizzate”.

Obiettivo principale del Biodistretto

Il Biodistretto si pone come obiettivo principale l’incremento della superficie agricola biologica di almeno il 10% nei prossimi anni, con un aumento di produttori agricoli nuovi Comuni aderenti. Le azioni del distretto si concentrano sulla promozione della produzione biologica, sulla formazione degli operatori agricoli e sulla creazione di sportelli di assistenza per la certificazione bio.

I progetti per il futuro

Tra i progetti futuri vi è lo sviluppo della filiera farina-pane, di una rete dei produttori di vino biologico e un’iniziativa sul recupero degli sprechi alimentari. Le principali produzioni biologiche del territorio includono cereali, ortaggi e frutta, in particolare uva. Tra i prodotti trasformati spiccano vino, pasta e pane di semola di grano duro, legati alle tradizioni agricole locali. “Per questo – conclude Beduschi – il Biodistretto dell’agricoltura biologica e sociale bergamasca rappresenta un passo significativo verso un’agricoltura sempre più attenta all’ambiente e al benessere sociale” .
Ava Tanin

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