Avviato il censimento delle scuole di musica attive in Lombardia
- 14 ottobre 2024 Dalla Lombardia
Assessore Caruso: obiettivo individuare politiche di sostegno del settore
Regione Lombardia avvia il censimento delle scuole di musica attive sul territorio, con l’obiettivo di sviluppare un piano di sostegno al settore.
“Il progetto – spiega l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso – mira a raccogliere dati su scuole di musica, enti, associazioni e fondazioni, sia pubblici sia privati, per promuovere la conoscenza e la diffusione della cultura musicale. In questo modo, Regione Lombardia intende rafforzare l’integrazione tra le attività educative e culturali, riconoscendo la musica come strumento di espressione artistica, aggregazione sociale e inclusione. Attraverso la raccolta di informazioni su corsi, docenti, allievi, strumenti e collaborazioni con il territorio, il censimento fornirà una base informativa solida per orientare la programmazione regionale futura”.
Censimento scuole di musica in Lombardia, i dettagli
Il censimento è rivolto a scuole civiche comunali, enti culturali e fondazioni senza scopo di lucro, oltre a scuole private che offrono corsi di musica con continuità didattica. Non è prevista la partecipazione dei singoli docenti che offrono lezioni private. Le informazioni raccolte saranno messe a disposizione delle strutture regionali e potranno essere aggiornate e pubblicate, per offrire una panoramica completa del settore musicale in Lombardia.
Le domande di partecipazione al censimento potranno essere presentate esclusivamente online, dalle ore 10 di giovedì 17 ottobre alle ore 16 di giovedì 5 dicembre, attraverso la piattaforma ‘Bandi e Servizi’.
La rilevazione raccoglierà dati dettagliati sulla localizzazione delle sedi sul territorio lombardo, sulla qualità e professionalità dei docenti, sulle attrezzature disponibili, sui corsi offerti e sul numero di allievi. Verranno raccolte anche informazioni riguardanti la disponibilità di spazi per le attività didattiche e la capacità di adattare l’insegnamento agli studenti diversamente abili, oltre ai dati di bilancio delle scuole e ai contributi pubblici ricevuti.
Ava Tanin