Covid, Rolfi: rimborso a pescatori professionisti per mancati introiti
- 27 novembre 2020 Dalla Lombardia
“Subito a disposizione 104.000 euro. Altri 300.000 a marzo”
“Ho incontrato giovedì 26 novembre i rappresentanti dei 150 pescatori professionisti lombardi per i ristori. La Regione Lombardia interverrà economicamente per ristorare il calo di fatturato causato dal Covid. Abbiamo messo a disposizione 104.000 euro. Abbiamo condiviso criteri e tempistiche e in due settimane la delibera sarà approvata dalla Giunta. Le risorse sono disponibili grazie al decreto ministeriale di luglio dedicato al sostegno delle filiere di pesca e acquacoltura che abbiamo fortemente sollecitato. La Regione Lombardia si è battuta affinché il finanziamento riguardasse anche la pesca professionale in acque interne, spesso dimenticata, e l’obiettivo è stato raggiunto”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, al termine dell’incontro che si è svolto in videoconferenza con i rappresentanti dei pescatori professionisti lombardi.
L’accesso al fondo
Per accedere al fondo sarà necessaria l’iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, nella sezione Pesca o Pesca in acque dolci come impresa attiva nella pesca professionale e si dovrà essere in possesso della licenza di tipo A in corso di validità alla data del 1° febbraio 2020 per l’esercizio della pesca professionale.
Il riparto delle risorse
Il 50% delle risorse disponibili sarà ripartito in quote uguali per ogni pescatore (imprenditore individuale, collaboratore dell’impresa familiare o socio dell’impresa associata) e il restante 50% assegnato proporzionalmente ai fatturati legati alla gestione del pescato, conseguiti dalle imprese nell’anno 2019.
Riformulazione del programma comunitario
“Abbiamo chiesto - ha concluso l’assessore Rolfi - una riformulazione del programma comunitario per il sostegno al settore. Prevedendo un fondo da 300.000 euro per contrastare gli effetti economici del fermo pesca. Contiamo quindi di avere il via libera tra febbraio e marzo. Vogliamo testimoniare la vicinanza concreta della Regione Lombardia a una filiera piccola nei numeri ma enorme per quanto riguarda la caratterizzazione dei prodotti tipici e per le economie dei nostri laghi, partendo dalla ristorazione e dal turismo, settori fondamentali per la ripartenza post Covid”.
gus