Danni maltempo, esondati il Lago di Como e il fiume Varrone (Lecco). Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 agosto la Sala operativa della Protezione civile regionale ha registrato vari episodi di allerta e criticità. Diversi territori lombardi sono stati colpiti da intensi fenomeni temporaleschi. Maggiormente colpite le zone di Lecco, Como e Bergamo.

Como e Lecco, danni del maltempo

Nel Comasco, le zone di lungo lago, tra piazza Matteotti e viale Cavallotti, sono state chiuse a causa dell’esondazione del lago e dei detriti riversati sul manto stradale.
Nel Comune di Dervio, nel Lecchese, sono state evacuate un centinaio di persone da un campeggio a scopo preventivo. L’allontanamento, a causa di una parziale esondazione del torrente Varrone. I campeggiatori sono poi rientrati poi nella notte.
La Provincia di Lecco informa inoltre che, in seguito all’esondazione del reticolo minore a Dorio, nessuna persona è stata evacuata.

Il Seveso in piena, sorvegliato il Brembo

Vicinanza alle popolazioni

“Il mio primo pensiero è per le numerose popolazioni colpite dal maltempo di queste ore. I danni ci sono stati, fortunatamente non si sono registrate vittime o feriti e la situazione di criticità risulta essere, al momento, rientrata”. Così l’assessore di Regione Lombardia al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni.

Opere di prevenzione

“È soprattutto grazie agli investimenti che Regione Lombardia ha attuato in questi anni nelle opere idrauliche – ha sottolineato – se oggi abbiamo evitato il peggio. Gli interventi realizzati fino ad oggi hanno infatti impedito la piena esondazione del Seveso. Tutto ciò grazie anche all’adeguamento del canale scolmatore di nord ovest. Così come in Valsassina, in provincia di Lecco, Regione Lombardia si era infatti prontamente attivata per consentire gli interventi più urgenti. Il nostro obiettivo primario è infatti quello di garantire sempre il ripristino della sicurezza”.

Risorse per opere idrauliche

“Gli eventi calamitosi più recenti – ha detto ancora Foroni – ci hanno dimostrato che è necessario fare di più. In fase di assestamento di bilancio Palazzo Lombardia ha recentemente stanziato 20 milioni di euro. Questi si aggiungono ai 180 milioni  già messi sul piatto fra il 2018 e il 2020. I fondi sono a disposizione per le opere idrauliche. Ora è nostra intenzione lavorare ad un Piano straordinario per la difesa del suolo da lanciare nel 2022”.
“Molte esondazioni – ha precisato Foroni – hanno riguardato il reticolo idrico minore di competenza dei Comuni. Queste realtà territoriali non possono certo avere a disposizione risorse adeguate a eseguire determinate opere idrauliche. A fronte di ciò, quindi, non possiamo che rivolgerci allo Stato e chiedere che anch’esso faccia la sua parte. Il Governo deve infatti mettere a disposizione fondi straordinari per la difesa del suolo e contro il rischio idrogeologico”.

Volontari straordinari

“Ringrazio come sempre – ha concluso l’assessore – la macchina organizzativa messa in atto dai nostri straordinari volontari di Protezione civile. Come sempre infatti gestiscono, insieme ai Vigili del Fuoco, le operazioni di ripristino della messa in sicurezza del territorio”.