Fondo sociale regionale
- 04 agosto 2021 Dalla Lombardia
Locatelli: approvato Piano da oltre 59 milioni
La Giunta della Lombardia ha approvato il Piano di riparto e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo sociale regionale, che per il 2021 ammontano a oltre 59 milioni di euro.
Risorse per persone e famiglie
“Si tratta di risorse – ha dichiarato Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità – destinate alla presa in carico dei bisogni della persona e della famiglia e alla promozione di azioni, interventi e progettualità che Enti locali e soggetti del Terzo settore potranno attivare collaborando insieme. Operando attraverso l’integrazione di risorse e un’analisi dei bisogni finalizzata alla programmazione degli interventi”.
L’attenzione di Regione Lombardia
“Le risorse del Fondo, utilizzate unitamente alle risorse autonome dei Comuni e a eventuali altre risorse, concorrono – ha continuato – alla realizzazione delle azioni previste dai Piani di Zona. E sono una dimostrazione concreta del grande impegno di Regione Lombardia, che è volto a sostenere il settore del sociale. Tenendo in considerazione anche la delicata situazione che stiamo vivendo”.
Integrazione con Fondo nazionale
“La programmazione del Fondo sociale regionale – ha spiegato l’assessore – tiene conto infatti anche delle risorse destinate alla misura di contrasto alla povertà e delle risorse a sostegno della disabilità. Tra cui il Fondo per le non autosufficienze e quello per il ‘Dopo di noi‘. E, inoltre, di quelle finalizzate allo sviluppo del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni. Nonché delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali”.
Una vasta gamma di servizi alla persona
“Nello specifico, con queste risorse – ha concluso l’assessore Locatelli – andremo a finanziare servizi e unità di offerta vari. E che si rivolgono a minori, famiglie, anziani e persone con disabilità”. Le risorse del Fondo sono assegnate agli Ambiti territoriali. Che, in condivisione con le Ats, individuano i bisogni e definiscono i criteri di riparto a livello locale. Garantendo una copertura omogenea rispetto ai diversi servizi e interventi sociali.
gus