Incidente grattacielo Pirelli

Fontana ricorda Alessandra e Annamaria

Erano le 17.47 del 18 aprile di 21 anni fa, quando un piccolo aereo da turismo si schiantò contro il ventiseiesimo piano del Grattacielo Pirelli provocando la morte di due avvocatesse, Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito che, quel pomeriggio, si erano trattenute al lavoro oltre l’orario consueto. Da allora, ogni anno, il 18 aprile la Giunta della Regione Lombardia e il Consiglio regionale ricordano Annamaria Rapetti, 40 anni, originaria di Lodi, monzese di adozione e la milanese Alessandra Santonocito, 39 anni, con una breve, ma toccante cerimonia.

Anche oggi il presidente Attilio Fontana, insieme agli assessori Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Romano La Russa (Sicurezza e Protezione civile) e ai sottosegretari Raffaele Cattaneo (Relazione internazionali) e Mauro Piazza (Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale) ha voluto portare il suo saluto ai parenti di Annamaria e Alessandra.

“Quel tragico giorno – ha detto Fontana – ero presidente del Consiglio regionale che non aveva sede a Palazzo  Pirelli, ma poco lontano. Ho vissuto tutti gli eventi in presa diretta. Ritengo fondamentale ricordare le nostre due amiche, colleghe e  avvocatesse e chi, all’epoca, subì una ferita o comunque ebbe dei danni fisici gravi. E ricordarli tutti insieme vuol dire rinnovare la presenza di queste persone. Se oggi siete così tanti vuol dire che queste persone sono nel cuore di tutti. Chi lavora in questa istituzione, la vive come qualcosa di più di un semplice lavoro con un senso di appartenenza che ci spinge a ricordare chi ha perso la vita in un modo così tragico e anche a dimostrarlo con la propria presenza e partecipazione”.

Anche il governatore ha ricordato come fosse ancora negli occhi di tutti l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001.

“Nell’immediatezza del fatto – ha raccontato – sembrava si potesse ripetere un qualcosa di simile anche perché  un piccolo aereo continuava a girare intorno al Palazzo. Fortunatamente poi le cose sono andate in modo diverso”.

 

Da allora, la Giunta, in collaborazione con il Consiglio, ha deciso di istituito due borse di studio per rendere ancora più diretto e concreto il ricordo delle due avvocatesse. “Voglio ringraziare i parenti che sono sempre presenti – ha concluso Fontana – e dimostrano la loro vicinanza anche alla nostra istituzione e un saluto particolare a Francesco, figlio di Annamaria che, in questi anni, abbiamo visto crescere e diventare un bravo ingegnere”.
Marcello Zurini


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