Peste Suina Africanai: ordinanza difende comparto da 1,2 miliardi
- 07 giugno 2023 Dalla Lombardia
In Lombardia oltre il 50% dei capi italiani, il 77% concentrato nelle province di Brescia, Mantova e Cremona
Con l’ordinanza firmata martedì 6 giugno dal presidente Attilio Fontana, Regione Lombardia mette in campo una serie di misure per prevenire la diffusione della Peste Suina Africana (PSA), a difesa del più importante patrimonio suinicolo italiano.
Ordinanza su Peste Suina Africana importante per agricoltura
“Si tratta – commenta l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – di un atto che recepisce le ultime normative comunitarie e nazionali, grazie al lavoro a stretto contatto con il Commissario nazionale all’emergenza Vincenzo Caputo, con il preciso scopo di evitare il dilagare della malattia, attualmente ai confini tra Piemonte e provincia di Pavia, che potrebbe mettere a rischio un settore che vale 1,2 miliardi di euro“.
I numeri della suinicoltura in Lombardia
In Lombardia si allevano oltre 4,5 milioni di suini in più di 2.700 aziende. “Se il problema va contenuto a partire dall’Oltrepò pavese – prosegue Beduschi – è chiaro che l’attenzione è massima nelle province orientali della regione. Un territorio dove si concentrano le aziende più grandi e il 77% dei capi allevati in Lombardia. Questo territorio alimenta, infatti, una delle filiere più importanti per il comparto agroalimentare nazionale. E rappresenta il vero cuore produttivo di alcune delle specialità DOP e IGP più famose al mondo”.
Sul podio Brescia, Mantova e Cremona
Le province di Brescia (766 allevamenti e 31% di quota produttiva), Mantova (463 allevamenti, 25% quota produttiva) e Cremona (363 allevamenti e 20% quota produttiva) rappresentano il più importante distretto suinicolo nazionale. Un restante 21% della produzione suinicola lombarda si concentra nelle province di Lodi, Bergamo e Pavia.
Bando regionale sulla biosicurezza
È in fase di apertura, inoltre, aprirà il bando regionale per interventi sulla biosicurezza, che mette a disposizione 2,2 milioni di euro per l’acquisto di recinzioni come opera di prevenzione dai cinghiali, possibili vettori di contagio, per gli allevamenti suinicoli.
Suini per produrre carne, ma anche salumi DOP e IGP
“Da qui – precisa l’assessore Beduschi – si allevano i suini destinati non solo al consumo di carne, ma anche alla produzione di salumi DOP e IGP il cui valore supera i 300 milioni di euro ed è secondo solo a quello dell’Emilia-Romagna. In Lombardia si producono straordinarie specialità di nicchia, ma anche alcuni dei salumi di più largo consumo come Coppa di Parma, Cotechino Modena, Mortadella Bologna e Zampone di Modena. Anche le cosce con cui si realizzano il prosciutto di Parma e quello di San Daniele provengono per gran parte dai nostri allevamenti”.
Importanza di arginare e fermare la PSA
“Si comprende bene – conclude Beduschi – quale danno potrebbe innescare la diffusione della PSA e quindi quanto siano alta la guardia”.
Marco Anelli