Pizzighettone, accordo per riqualificare il patrimonio immobiliare pubblico
- 03 ottobre 2024 Dalla Lombardia
Assessore Sertori: un'intesa di durata triennale
La Giunta lombarda ha approvato l’accordo, della durata di tre anni, finalizzato alla realizzazione di iniziative di razionalizzazione, valorizzazione, riqualificazione e rigenerazione relative al patrimonio immobiliare pubblico nel Comune di Pizzighettone, in provincia di Cremona. A darne notizia è l’assessore della Regione Lombardia con delega a Enti locali e Programmazione negoziata, Massimo Sertori.
Regione: accordo per patrimonio immobiliare Pizzighettone
I soggetti destinatari dell’accordo sono l’Agenzia del Demanio, il Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova, l’Ente Parco Adda Sud e il Comune di Pizzighettone.
Le attività di collaborazione previste nell’Accordo rientrano nei rispettivi obiettivi strategici degli Enti sottoscrittori, pertanto la delibera non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
Gli obiettivi
“L’accordo – spiega l’assessore Sertori – prevede la valorizzazione del compendio immobiliare denominato ‘Cinta muraria di Pizzighettone, casematte interne alle mura, rivellino e torre del Castello detta del Guado’ e l’individuazione delle destinazioni. L’eventuale successiva estensione del portafoglio immobiliare, invece, è demandata a un tavolo tra i rappresentanti delle Amministrazioni sottoscrittrici”. “Si tratta – continua l’assessore – di un nuovo approccio gestionale per contestualizzare gli interventi in una cornice di politiche di gestione del territorio. Tutto ciò secondo una logica di sussidiarietà orizzontale e di coinvolgimento interistituzionale. E, soprattutto, con un approccio sistemico, multidisciplinare e multi-attoriale. Teso a favorire, nell’ambito di una strategia integrata, l’individuazione di soluzioni di valorizzazione e riuso degli immobili pubblici”.
Ricadute territoriali
L’intervento “avrà un positivo impatto sul territorio – sottolinea Sertori – in quanto volto a massimizzare l’efficienza dei servizi, la rigenerazione urbana e il benessere delle comunità. Con, inoltre, la valorizzazione del patrimonio culturale nel solco delle comuni direttrici strategiche quali l’efficientamento della spesa, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale e sociale”.