Rischio sismico
- 10 settembre 2020 Dalla Lombardia
Stanziamento di 350.000 euro destinati ai 57 Comuni lombardi che si trovano in ‘fascia 2’ della classificazione di rischio sismico
Lo stanziamento è inteso come contributo per espletare al meglio le funzioni trasferite a questa tipologia di Comuni nel 2015, e riguarda le necessità organizzative e di supporto specialistico in materia di vigilanza sismica, in particolare per le spese di progettazione di interventi in messa in sicurezza sismica e di prevenzione del dissesto idrogeologico.
Le province interessate sono quelle di Brescia con 52 Comuni, e Mantova con 5.
La classificazione delle zone sismiche è basata sull’intensità e sulla frequenza dei terremoti verificatesi nel passato, e sull’applicazione di speciali norme per le costruzioni nelle zone classificate sismiche. In zona 2 sono i territori a rischio medio, dove cioè la possibilità di un sisma è probabile ma meno alta che in zona 1 (rischio alto), mentre la zona 3 raggruppa le zone dove la possibilità statistica di terremoti esiste, ma è meno probabile (rischio basso). Degli oltre 1.500 Comuni lombardi, nessuno è in fascia di rischio 1, mentre solo le province di Brescia e Mantova hanno Comuni in zona 2.
La legislazione antisismica italiana prescrive, infatti, norme tecniche in base alle quali un edificio debba sopportare senza gravi danni i terremoti meno forti. Nonché, senza crollare, i terremoti più forti, salvaguardando prima di tutto le vite umane. I Comuni beneficiari dovranno trasmettere a Regione Lombardia la ricognizione delle esigenze finanziarie. Ovvero le necessità relative a ore di straordinario dei dipendenti. Nonchè la manutenzione evolutiva del sistema informatico. Quindi l’affidamento di incarichi professionali e la partecipazione a corsi di formazione. Tale comunicazione deve avvenire entro il 31 ottobre 2020. La comunicazione avverrà per mezzo della casella di posta elettronica certificata territorio_protezionecivile@pec.regione.lombardia.it