DRAMMI CLASSICI AL PACTA SALONE

Il PACTA Salone di Milano apre le porte al nuovo anno, il 12 gennaio con un grande classico:   “Riccardo III. Invito a corte”, da William Shakespeare, in scena fino al 15. In prima milanese, la produzione Teatro Stabile D’Innovazione Galleria Toledo con la drammaturgia e la regia di Laura Angiulli, esplora le cause e gli effetti della incontrollabile sete di potere, attraverso la truculenta storia della conquista del trono d'Inghilterra dell'ambizioso e deforme Riccardo. Questo feroce duca di Gloucester e fratello di re Edoardo IV elimina ogni pretendente o avversario, senza scrupoli e senza pietà. 

Spiega la regista Laura Angiulli:-Quasi giullare di sé stesso e in continuo gioco con la deformità (solo fisica, o specchio di una profonda distorsione interiore?), Riccardo fa suoi gli schemi propri della violenza e dell'inclinazione al delitto, manifestando propositi di vendetta contro la vita, contro la natura che l’ha forgiato ‘privo di ogni bella proporzione’. Il ‘potere soggiogato all’azione sanguinosa’ trova in Riccardo un radicamento che esclude l’etica e spiega il suo ripiegarsi all’orrore del gesto. La vita è irrilevante, schiacciata in un gioco al massacro, che elude ogni riflessione sull’atto in sé. Anche il grido codardo, “Un cavallo,  il mio regno per un cavallo!”, che accompagna la sua sconfitta e la morte, accentua la vanità di un successo effimero e rende privo di sostanza l'intero costrutto, di delitto in delitto-.

Dal 17 al 22 gennaio un altro dramma, riferito al mito, altrettanto classico ma molto più antico, delle tragedie greche di Euripide: in prima milanese, “FEDRAH. Variazioni attorno al mito e alle sue riscritture”, una versione drammaturgica e regia di Michele Di Mauro, interpretata da Giorgia Cerruti, Francesca Cassottana e Davide Gigli,  marionette di Francesco Arini

Qui il perno ruota attorno all’Amore, come Inizio e Fine di tutto: le famiglie che si sgretolano, passioni che il destino gestisce e gli uomini non riescono a domare. La protagonista è Fedra, moglie di Teseo e innamorata follemente del figliastro Ippolito: respinta da lui, si suicida, ma, accusandolo di aver tentato di sedurla, ne causa la morte. 

Oggi che il mondo sembra poco sensibile al Sentimento e quindi alla Vita e al Futuro, la verità del Desiderio di Fedra contiene invece una oggettività stimolante. E forse le numerose riscritture della tragedia suggeriscono un “provare a farsi carico” del pulsare emotivo dell'umanità.

Grazia De Benedetti 

PACTA SALONE - via Ulisse Dini 7, Per informazioni: www.pacta.org - mail: biglietteria@pacta.org -tel, 02/36503740  –   ufficioscuole@pacta.org Orari biglietteria: verificare sul sito; nei giorni di programmazione  apre 90’ prima dello spettacolo. 

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