FRANCO GATTI: L’ARAZZO DEL PENSIERO

Una traccia inconfondibile e incancellabile nell’arte del ‘900

Questa mostra vuole ricordare Franco Gatti (1904 - 1966) a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Artista eclettico, lontano da correnti e da mode e modi del secolo breve, ha saputo lasciare una traccia inconfondibile e incancellabile nell’arte del ‘900.
Il corpus delle opere esposte comprende oli, sanguigne, acquarelli, disegni a inchiostro e tempere a testimonianza della sua eccellente capacità realizzativa e la molteplicità dei soggetti - fiori, paesaggi, figure muliebri, ritratti - mostra la sua vivacità esplorativa.
Certamente quello di Gatti è un itinerario artistico inconsueto che affonda le sue radici nella Scuola di Arte Applicata del Castello Sforzesco con la guida di maestri come Palanti e Ghidini e che prosegue con la lunga frequentazione dello studio di Enrico Felisari con cui conserverà l’amicizia di una vita.
Ma le opere di Franco Gatti hanno una loro unicità e caratteristiche tali da renderle inconfondibili nel panorama artistico del secolo che si è da poco concluso e che lo ha visto destinatario di numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti.
Una cosa rende peculiare la mostra: la serenità e la grazia che traspaiono dalle sue opere ‘contagiano’ il visitatore che vive un frammento di tempo lungi dalla concitata quotidianità.

Sede : Biblioteca Umanistica dell’Incoronata - corso Garibaldi 116 Milano - dal 3 al 19 maggio 2018 - tutti i giorni delle 13,00 alle 21,00 - Ingresso libero - Inaugurazione: giovedì 3 maggio ore 18 - A cura di Wanna Allievi - Catalogo con testo critico di Matteo Bonanomi - Ufficio Stampa: Allievi Comunicazione via G. Boni 2 - 20144 Milano - cell. 3391091135

 


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