Da quando, nel 2016, James Bradburne, direttore di Brera, ha lanciato i “dialoghi” tra dipinti, per valorizzare il ricco patrimonio della Pinacoteca, è  la prima volta che le due opere a confronto sono di un artista del Novecento, il marchigiano Osvaldo Licini.

Questo decimo dialogo, “Gli Angeli ribelli di Osvaldo Licini, e i dipinti nascosti” propone l'incontro tra due lavori della fase matura, quando l'artista, abbandonato l'astrattismo, tornò a una forma figurativa molto originale, in cui il protagonista spesso è un angelo su sfondi fantasiosi e monocromatici: un angelo-mostro ribelle, che esprime gli stati d'animo di Licini e la sua creatività più libera.

Oltre a un'analisi approfondita, in questo caso il confronto tra le tele svela un segreto. I due dipinti infatti sono in mostra nella sala 18, perché è dal restauro nel 2020 del quadro di Brera, l’Angelo ribelle con luna bianca (1955) che ha avuto origine l'incontro-istudio. 

Non solo si sono scoperte somiglianze ‘strutturali’ interessanti con “l’Angelo ribelle su fondo rosso scuro” (1946), prestato dalla Galleria d'Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno, ma le indagini con la riflettografia all'infrarosso hanno evidenziato importanti analogie tra le due opere: sia nelle composizioni originarie sia, e soprattutto, nella scoperta che entrambe sono state realizzate ridipingendo sopra a un ritratto precedente (il soggetto è sempre Nella, una giovane spesso ritratta dall'artista negli anni ’20), oggi pressoché invisibile ad occhio nudo. 

Il dialogo è esposto al pubblico fino al 22 gennaio: lun/venerdì 9.30 13.30 (ultimo ingresso 12.30).

Grazia De Benedetti

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