PERCHÈ LA PRIMAVERA NON LO SAPEVA
- 12 aprile 2020 La parola ai lettori
Ricevuto da lettore sconosciuto, letto e scelto dal direttore che ne ha autorizzato l'inserimento
Era l'11 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più. Ma la primavera non sapeva nulla.
I fiori iniziavano a sbocciare, il sole a splendere e tornavano le rondini. Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano presto dalle finestre socchiuse. Era l'11 marzo 2020 e i ragazzi studiavano sul pc da casa. Fu l'anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa. Dopo poco chiusero tutto, anche gli uffici. L'esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini perché non c'era più spazio per tutti negli ospedali e la gente si ammalava. Era l'11 marzo del 2020 e tutti furono messi in quarantena obbligatoria: i nonni, le famiglie e anche i giovani. Allora la paura diventò reale, e le giornate sembravano tutte uguali. Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire.
Ci fù chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno. Fu l'anno in cui si capì l'importanza della salute e degli affetti veri, l'anno in cui il mondo sembrò fermarsi e l'economia andare a picco. Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti.
E poi arrivò il giorno della liberazione. Eravamo alla Tv e il primo ministro disse a reti unificate che l'emergenza era finita e il virus aveva perso... Che gl'italiani tutti insieme avevano vinto.
E allora uscimmo per strada
Con le lacrime agli occhi
Senza mascherine e guanti
Abbracciando il nostro vicino
Come fosse nostro fratello
E fu allora che arrivò l'estate,
Perché la primavera non lo sapeva
E aveva continuato a esserci...
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte.
Perché la primavera non lo sapeva
E insegnò a tutti la forza della vita
Senza firma - autore sconosciuto