CORTEO 25 APRILE

Quest’anno il Pd Milano Metropolitana ha scelto di celebrare il 25 Aprile ricordando i volti e le storie delle donne che hanno animato un coraggioso passato di Resistenza e Liberazione dal nazifascismo. Sono coloro che hanno saputo resistere al fascismo, agli orrori della guerra, alla sopraffazione fisica, all’odio e alla violenza, e lo hanno fatto per amore della Libertà.
«Grave l'assenza di membri del Governo al corteo del 25 Aprile, compresa la presenza solo a "titolo personale" del sottosegretario Buffagni, e troppe le provocazioni cui stiamo assistendo in quest’ultimo periodo - ha affermato la segretaria metropolitana Silvia Roggiani. - L’ultima ieri a Vighignolo, nell’hinterland milanese, dove vigliacchi ignoti hanno bruciato la statua della staffetta partigiana Giulia Lombardi, uccisa a soli 22 anni dai fascisti. Atti figli di un clima reso incandescente da forze estremiste che coccolano ideologie del ventennio, e che rischiano di essere sdoganate da esponenti del nostro Governo che, invece di condannare, arrivano perfino a snobbare le celebrazioni del 25 Aprile. Tutto questo ci intima a restare vigili e a continuare a difendere la memoria di chi ha vissuto sulla propria pelle le violenze della dittatura nazifascista e di chi ha lottato per la Libertà di tutti noi" - ha concluso la segretaria Roggiani.
«Abbiamo scelto le donne e le parole al femminile della Resistenza - ha spiegato Paola Pandolfi, responsabile Dipartimento memoria del Pd Milano Metropolitana - per ribadire l’importanza storica delle azioni delle  partigiane, non solo staffette ma anche protagoniste degli scioperi, nella diffusione della stampa clandestina e combattenti al fianco degli uomini. Solo per dare qualche numero: 35mila Partigiane, 20mila Patriote, 70mila iscritte nei gruppi di Difesa, 4.653 quelle arrestate e/o torturate, 2.750 le deportate, 512 le Commissarie di guerra, 16 Medaglie d’Oro, 17 Medaglie d’argento, 2.900 fucilate o cadute in combattimento.  Già la guerra aveva imposto un ruolo diverso da quello di “Angelo del focolare” (tipico dell’ideologia fascista), portando le donne nelle fabbriche e permettendo loro l’uscita dall’isolamento. E a questo ruolo marginale, da cui non ci siamo del tutto ancora affrancate - come dimostrano i continui  attacchi al nostro diritto all’autodeterminazione - frutto  di una visione ancora patriarcale e maschilista delle società, qualcuno desidera ricondurci, anche con disegni di legge scellerati».
Ogni giorno, fino al 25 Aprile, raccontiamo sui nostri canali social le storie di 16 Partigiane: Lina Merlin, Onorina Brambilla, Maria Arata Massariello, Gina Galeotti Bianchi, Anna Gentili Cazzuoli, Giovanna Marturano, Ginetta Moroni Sagan, Maria Peron, Concettina Principato, Giulia Lombardi, Elena Rasera, Cleonice Tomassetti, Jenide Russo, Rossana Rossanda, Ernesta Moroni, Felicita Seregni.
E giovedì 25 Aprile, anche col segretario nazionale Nicola Zingaretti, sfileremo al fianco delle associazioni partigiane e della Brigata Ebraica, dietro allo striscione “Viva la Libertà” e portando con noi 40 cartelli raffiguranti le seguenti parole al femminile: Libertà, Uguaglianza, Fraternità, Resistenza, Partigiana, Italia, Europa, Repubblica, Speranza, Fiducia, Ribellione, Scelta, Solidarietà, Felicità, Democrazia, Liberazione, Idea, Giustizia, Pace, Lotta, Accoglienza, Sicurezza, Bellezza, Alternativa, Ribellione, Ecologia, Storia, Lealtà, Costituzione, Parola, Staffetta, Opposizione, Persona, Cura, Opportunità, Cultura.

 

 

Antonella Tauro

 

Ufficio stampa PD Milano Metropolitana

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