GOVERNO NON SI ASSUMA MERITI NON SUOI
- 17 novembre 2018 La voce delle forze politiche
Gli atti non corrispondono mai agli annunci e la Tav al nord serve
“In questi pochi mesi di Governo giallo-verde, con gli annunci e le decisioni prese sono peggiorati tutti gli indicatori economici, dalla disoccupazione, al PIL agli investimenti che non vengono più fatti, come mostrano i dati. Inoltre, gli esponenti del Governo giallo-verde dovrebbero smettere di prendersi meriti che non hanno e accreditarsi cose che ha fatto chi li ha preceduti, come ad esempio i 7.500 agenti di polizia che sono stati assunti ora grazie alle leggi fatte da Minniti durante il Governo Gentiloni”. Ha precisato il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del Gruppo PD al Senato, intervenendo in Tv a Telenova.
"Nelle scorse settimane si è parlato a lungo della chiusura dei negozi e la questione era stata posta da un Ministro del Governo come una chiusura domenicale tout court. A mio parere, comunque, si tratta di qualcosa che non verrà mai realizzato - ha spiegato il senatore PD. - Oltretutto, non si capisce perché la gente non dovrebbe andare al centro commerciale la domenica anche semplicemente a passare il tempo libero dato che lì ci sono multisale cinematografiche, luoghi di ristoro e luoghi di svago. Sulla questione del lavoro domenicale, il tema da affrontare riguarda i diritti e le tutele dei lavoratori. Questo non significa non far lavorare le persone di domenica: ci sono moltissime categorie che lavorano la domenica. Il tema è come dare a coloro che devono lavorare durante l’arco del mese anche la domenica (non tutte le domeniche consecutivamente perché ci sono dei turni) un riconoscimento economico adeguato che li tuteli per questo sacrificio. Questo è un tema su cui riflettere non il chiudere tutto perché chiudere vorrebbe dire rischiare il licenziamento delle persone che lavorano di domenica”.
“A parte la recente polemica tra il sindaco di Milano e Luigi Di Maio, tuttavia, il tema sembrava essere già stato derubricato dal Governo, anche perché una parte della maggioranza non lo condivide. Allo stesso modo, oggi si parla di aumentare la tassazione sulle bevande zuccherate. L’abuso di bibite gasate è un problema serio. Negli Stati Uniti, le multinazionali sono riuscite a far pagare le loro bibite meno di quanto costi l’acqua minerale e, quindi, se ne è verificata una diffusione enorme e non va bene per la salute. L’impressione, però, dopo aver sentito le ultime dichiarazioni di Salvini, è che anche questa sia una delle tante cose di cui si discute per un giorno poi se piacciono restano, pur non venendo trascritte in nessun atto legislativo, altrimenti vengono fatte sparire – ha proseguito Mirabelli. - Gli esponenti del Governo, infatti, tendono a voler riproporre in continuazione solo le questioni di interesse più popolare, come la riforma delle pensioni o il reddito di cittadinanza, ma anche su questi temi però non c’è scritto nulla da nessuna parte su come intendono realizzarle. In generale, la Legge di Bilancio sta andando molto a rilento e, probabilmente, ci accorgeremo alla fine di cosa conterrà davvero”.
Un terreno di scontro si è aperto nel Governo sulla questione della costruzione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti: “I termovalorizzatori sono utili e contribuiscono all’economia circolare perché bruciamo rifiuti per produrre energia e nulla si disperde perché con l’energia prodotta si alimenta il teleriscaldamento – ha commentato il senatore Mirabelli. - In Lombardia abbiamo molti impianti per lo smaltimento dei rifiuti e spesso vengono utilizzati per alimentare il teleriscaldamento. Il termovalorizzatore di Acerra, in Campania, è di A2A ed è uguale a quello di Brescia ed è salubre. In Campania, come anche nel Lazio, non viene fatta la raccolta differenziata (eccetto nella costiera amalfitana dove arriva al 70%) e questo complica lo smaltimento dei rifiuti. In Campania, inoltre, c’è una criminalità organizzata molto forte e radicata che utilizza in tutti i versanti la questione rifiuti. La criminalità è in grado di corrompere i Comuni per avere la gestione e poi lo smaltimento anche di rifiuti prodotti al Nord che vengono portati in Campania perché smaltire negli inceneritori costa, contrariamente al gettare i rifiuti nella terra dei fuochi e bruciarli lì. In attesa che si completino gli impianti, i cittadini di Lazio e Campania spendono moltissimi soldi in tasse sui rifiuti. Portare i rifiuti indifferenziati negli inceneritori al Nord o all’estero, infatti, fa lievitare i costi dello smaltimento e i cittadini pagano di più che non se avessero termovalorizzatori e inceneritori vicini”.
Un altro fronte aperto riguarda la TAV, su cui Mirabelli ha risposto: “Milano non sarebbe diventata quella che è oggi se Pisapia avesse interrotto le opere progettate all’epoca della sindaca Moratti e se poi Sala, a sua volta, non avesse proseguito le opere iniziate da Pisapia. Ciascuno ha le sue preferenze, si possono cambiare delle cose, però, quando si comincia la realizzazione di una grande opera questa poi diventa un’impresa per tutto il Paese e anche un impegno per i Governi successivi. Ogni volta che cambia il Governo non è pensabile fare un’analisi costi-benefici delle opere già avviate in precedenza per rimettere tutto in discussione. La TAV è una scelta che incide profondamente sul Nord. È parte del corridoio che collega l’Europa dall’Ucraina alla Francia, passando sotto le Alpi e può togliere molti mezzi pesanti dalle strade, facilitare i commerci e ridurre l’inquinamento. Per il Movimento 5 Stelle, però, l’inquinamento sembra essere una questione strana: secondo loro i termovalorizzatori per lo smaltimento rifiuti non vanno bene perché inquinanti, eppure i camion che circolando inquinano moltissimo e potrebbero essere sostituiti dal trasporto su rotaia della TAV vanno bene. Legata alla TAV, inoltre, c’è anche la questione della variante di valico, fondamentale per il grande porto di Genova e per fare in modo che sia più rapido lo spostamento delle merci dal capoluogo ligure a Milano. È evidente che di quest’opera ne beneficerebbero l’economia, la produzione, l’occupazione. Oltretutto si tratta di opere per cui ci sono i finanziamenti europei”.
Diana Comari
Collaboratrice Sen. Franco Mirabelli