LA LEGGE CONTRO GLI INCENDI NEI BOSCHI RAFFORZA LA PREVENZIONE
- 01 novembre 2021 La voce delle forze politiche
Intervento in Senato in dichiarazione di voto sulla legge per il contrasto agli incendi boschivi (video).
Abbiamo tutti negli
occhi le immagini drammatiche che si sono ripetute questa estate e che hanno
mostrato tanti disastri provocati dagli incendi.
Incendi che hanno depauperato il Paese, il suo
patrimonio naturale, il patrimonio boschivo e faunistico, che hanno messo in
crisi e in difficoltà tante famiglie e tante aziende e tolto il lavoro a tante
persone.
Credo, quindi, che sia giusto, utile e necessario
avere presentato un decreto legge, come ha fatto il Governo, per affrontare
l’emergenza e per provare a mettere in campo un sistema di interventi di
prevenzione che impedisca già in un prossimo futuro di dover constatare e
contare i danni che abbiamo dovuto contare in questa estate difficile.
Si tratta, quindi, di un provvedimento giusto e
necessario per cui il PD voterà a favore.
Penso che questo sia un provvedimento non solo per
l’emergenza.
Credo che sia molto importante il fatto che si sia
scelto di chiarire bene e meglio quali devono essere le forme di coordinamento
degli interventi di prevenzione e di lotta agli incendi: chiarire bene che il
coordinamento deve avvenire tra tutti i soggetti interessati; chiarire bene che
il coordinamento si deve fondare su piani precisi triennali che censiscano la
situazione che si verifica anno per anno.
Nello stesso tempo penso che sia molto importante
che questo decreto stanzi 40 milioni di euro del PNRR per consentire di
rafforzare gli strumenti di prevenzione e di lotta agli incendi, i mezzi e
tutti gli strumenti tecnologicamente avanzati per poter evitare che gli incendi
colpiscano ancora il Paese.
Serve tutto questo. Serve avere i mezzi.
Credo che il fatto che si stanzino 40 milioni sia
importante: forse non è sufficiente ma è comunque un primo passaggio importante.
Credo che sia importante anche il fatto che, in
sede di discussione della legge, si sia approvato un emendamento presentato dal
Gruppo Misto e dalla senatrice De Petris che prevede l’utilizzo di droni e
altre tecnologie per prevenire gli incendi e scovare anche i piromani.
Moltissimi incendi boschivi, infatti, sono originati dall’intervento umano e da
interessi diversi che convergono sull’idea di lucrare sugli incendi.
Questo è un altro tema importante di contrasto
insieme all’altro tema che pure è contenuto nel decreto che è quello delle
sanzioni per chi provoca gli incendi e dell’aggravante per chi, pur dovendo
stare dentro al sistema di prevenzione e lotta agli incendi, in qualche modo
tradisce e si mette nelle condizioni di originare incendi o lo fa direttamente.
Penso, dunque, che questo sia un provvedimento
importante.
Si chiariscono alcune questioni che serviva
chiarire rispetto alla delimitazione dei terreni colpiti dagli incendi, che
vanno messi in sicurezza e che vanno in qualche modo - come dice anche la legge
precedente - tenuti fuori per 15 anni da qualunque interesse, concessioni
edilizie, pascoli o altre vicende che spesso hanno originato l’interesse a
lucrare sugli incendi.
Si tratta di un provvedimento utile e importante,
insomma.
Credo che ci sia stata una discussione francamente
poco comprensibile su un tema che abbiamo demandato al Governo con un ordine
del giorno votato e riguarda il cosa succede alla fauna dopo un incendio.
Questo è un tema che si deve porre. Nel porre
questa questione non c’è assolutamente alcuna volontà di contrastare i cacciatori
o mettere in discussione la caccia ma c’è un tema evidente che riguarda la
necessità di tutelare la fauna in vicende così gravi come quelle degli incendi.
Lo si faccia senza penalizzare nessuno ma
assumendosi tutti la responsabilità di rispondere a questo tema.
Quello in discussione, quindi, è un provvedimento
giusto, utile e urgente che votiamo e approveremo con grande convinzione perché
affronta i nodi decisivi e spero che, già dal prossimo anno crei, le condizioni
per ridurre questo fenomeno drammatico che depaupera quotidianamente il nostro
Paese.
Franco Mirabelli