SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO
- 05 dicembre 2019 La voce delle forze politiche
Bocciato il Comune di Sesto San Giovanni
La sentenza del Consiglio di Stato
sulla vicenda del Centro islamico a Sesto San Giovanni ha dato una
risposta giudiziaria alla pretesa del Sindaco Roberto di Stefano e della
sua maggioranza di cancellare per via normativa un problema reale della
città. La richiesta della comunità islamica di Sesto San Giovanni di
avere un luogo adeguato dove pregare, dal momento che la sede di via
Tasso - dove da molti anni si ritrovavano i fedeli - era ormai del tutto
insufficiente. Di qui la scelta della amministrazione comunale di
accedere alla richiesta.
"Quello di avere un luogo dove pregare è un diritto che la Costituzione italiana riconosce a ogni cittadino - ha affermato il segretario di Sesto S. Giovanni Nicola Lombardo. - E ci ha fatto molto piacere constatare che la Chiesa sestese ha sempre sostenuto questo principio, anche per quanto riguarda la comunità islamica e il suo diritto di avere un luogo di culto. Inoltre è chiaro a tutti che è preferibile che le comunità abbiano luoghi riconosciuti dove si riuniscono, per evitare che la clandestinità e la frammentazione possano rendere più facile per coloro che sono animati da cattive intenzioni di operare. La sentenza riconosce che la convenzione con la comunità ha valore e non poteva essere stracciata, ora Sindaco e Giunta facciano le loro scelte rispettando il diritto e le libertà senza far pagare ai sestesi il costo di un illecito acclarato dai tribunali amministrativi. Il PD cittadino pensa sia il momento di affrontare seriamente questo problema".
"Dopo anni di battaglie legali e propagandistiche, con esponenti nazionali arrivati a Sesto San Giovanni per dire "no alla moschea" come Salvini e Meloni, oggi il Consiglio di Stato ha dichiarato che il Comune ha commesso un grave illecito - ha dichiarato la segretaria metropolitana Silvia Roggiani. -Insomma il sindaco Roberto di Stefano non aveva il diritto di stracciare la Convezione con la comunità islamica. Finalmente si scrive la parola fine ad un assurdo contenzioso, che ci auguriamo non debbano pagare i cittadini sestesi"-
Ufficio stampa PD Milano