Il Suicida e la sua Vita
- 07 giugno 2017 Poesia della notte
Da Céline di Cristina Annino
Le sparerà, nella propria stanza
o silenzio della savana, con tegole
in cima, tenendola stretta al muro,
le insegnerò l'a b c con schiaffi
leggeri, poca importanza. Mai
la prese un minuto
sul serio; pareva farcita, nel caso
suo, di gerani, cannella al cacao
e una lingua di discoteche. Anche
spruzzo di genere umano. E l'indossò,
hai visto mai che non sia
un affare? Lei scalciando,
la sentiva circolare nel plasma.
Martedì scorso, non una
parola, neppure il contrario
di pensieri nani. La gira (da dietro
si spezza la lancetta del cielo);
le comprime il cervello tra quei
binari. Singolare era
che nacquero insieme. Non ci pensò;
se la stacca di dosso tra terra aria, braccia
fuori, piedi al suolo, per quanto sono
brevi gli schemi umani. E le spara.