L'uomo nuovo
- 20 giugno 2024 Poesia della notte
Tu, uomo nuovo, che d'ambrosia vuoi nutrirti
e salire sull'Olimpo, guarda Cerere che piange
e la terra infeconda rende e disadorna.
Core, la sua diletta, la madre più non trova
e pena come Achille dell'amico la scomparsa
e la sua ira l'aria sferza di vendetta e morte.
Tu, uomo nuovo, che il vento vuoi domare,
e i misteri della vita e dello spazio,
oblio non ti sia dei dolci suoni d'Elicona impervia
o delle gesta per amor di patria degli antichi eroi
al canto dei poeti salire in cielo.
Tu, uomo nuovo, che solo di Mida l'oro brami
e le voci di metallo e i piaceri non più rari,
ricorda quando puoi l'inganno l'alloro e il pianto.
Uccio Greco