BENEDIZIONE DEL LEGAMENTO
da Bisestile di Poesia 2016
EDB Edizioni
Manuel Micaletto
Benedizione del legamento
Ricordo la passeggiata
di Hobbes, le strade premute come cefalopodi –
[ soprattutto di ogni passo
l’origine, la gabbia intercostale. Poiché la secchezza
[ delle fauci
vale come carestia
per queste vie brachiali, percorse ora a un fianco
ora in mezzo al torace, dove
il sangue è reciproco e la sintassi
dispari – il più bel legame, il vertice che attira
gli insetti. Un viale alberato
è un cordone sanitario
dove il centro sta per miracolo, mentre i lati
toccano alle epidemie. Per comodità, separo
[ la predicazione
dal contagio – ma decisiva è l’inclusione, la corsa
ai linfonodi. (Le cose più piccole, per esistere
devono eccedere in numero, sfasare il tetto,
[ tramutare la cifra
in effetto). Ma come gestire le gambe, tutto – se il
[ corpo contiene
vuoti ricorrenti
ricavati tra le spugne – come, se accoglie
ogni schiacciamento
e teste enormi. La peste è un’unità
piramidale, installata dove tutto è più molle –
[ è una camera
sottoscapolare, un tessuto
poroso. E raggiunta la sua sede, trema:
esattamente un budino.