A SONCINO LA MESSA È FINITA
- 21 aprile 2020 Cronaca
Intervento dei Carabinieri pone fine a una celebrazione religiosa
Nella chiesa di San Pietro a Soncino, nel cremonese, Don Lino Viola stava celebrando una messa. L'avevano richiesta, in via eccezionale, sei persone per ricordare i loro cari portati via dal virus.
Alla celebrazione, però si aggiungono altre persone. In tutto sono in tredici.
La celebrazione inizia ma, a un certo punto, un carabiniere entra in chiesa per ribadire che, come da disposizione vigente, la celebrazione non può avere luogo. Il risultato sono 280 euro di multa per i fedeli e 680 euro per il parroco. A nulla è valso far presente che i fedeli osservavano tra loro una distanza più che superiore al metro stabilito.
Don Lino ha detto ai fedeli di non pagare la multa. Se ne occuperà la parrocchia.
Per la sua, invece, farà ricorso prima a un avvocato e poi al Prefetto per capire se l'intervento delle forze dell'ordine può configurarsi come un abuso di potere.
Sempre nella giornata del 20 aprile, altre quaranta persone sono state denunciate per aver preso parte ai riti della Pasqua ortodossa.
Negli ultimi giorni il nostro paese è stato teatro di altri episodi simili anche se avvenuti in altri contesti. Sono su internet l'immagine dell'elicottero dei Carabinieri che induce un bagnante solitario della spiaggia di Mondello, in Sicilia, a rientrare a casa. Stesso soggetto ma altro video in riviera romagnola. L'uomo che stava prendendo il sole viene circondato dai mezzi che pattugliano la spiaggia e invitato a tornare a casa. Questo episodio, in particolare, è finito sulla BBC e ha provocato reazioni molto dure su come il nostro paese sta facendo rispettare le regole.
Fin qui i richiami all'ordine. In provincia di Padova si è andati oltre.
In questo caso non c'entrano le forze dell'ordine ma altri cittadini. Lo racconta un uomo che stava facendo una corsetta con il suo cane. Sarebbe stato prima insultato e poi picchiato da altre due persone perché non indossava la mascherina.