BAMBINI E POVERTÁ IN LOMBARDIA - 2
- 22 ottobre 2019 Cronaca
L'Atlante dell'infanzia a rischio di Save the Children
I dati del precedente articolo emergono dal X Atlante dell’infanzia a rischio a cura di Giulio Cederna e dal titolo evocativo “Il tempo dei bambini”. É un bilancio della condizione di bambini e adolescenti in Italia negli ultimi dieci anni, e viene presentato quest’anno in occasione della sesta edizione della campagna “Illuminiamo il futuro” per il contrasto alla povertà educativa.
“I danni provocati in quest’ultimo decennio dall’inerzia della politica, dai mancati investimenti nei servizi per la prima infanzia, nella scuola, nelle politiche sociali, dall’incapacità di varare una norma per riconoscere la cittadinanza ai bambini di seconda generazione sono sotto gli occhi di tutti e hanno colpito anche la nostra regione. Insieme alle diseguaglianze intergenerazionali, ci sono acuite le diseguaglianze geografiche, sociali, economiche, tra bambini delle aree centrali e delle periferie, tra italiani e stranieri, tra figli delle scuole bene e delle classi ghetto. Si sono divaricate le possibilità di accesso al futuro”, ha spiegato Valentina Polizzi, referente territoriale di Save the Children in Lombardia. Per il 2019 è prevista anche una petizione disponibile al link http://www.illuminiamoilfuturo.it per il recupero di tanti spazi pubblici abbandonati e inutilizzati su tutto il territorio nazionale da destinare ad attività extrascolastiche gratuite per i bambini e scuole sicure per tutti. La mobilitazione è associata a 16 luoghi non più accessibili ai minori in Italia.
Per la Lombardia c'è la scuola elementare di Via Cabella, nel quartiere Baggio, a Milano, che dopo essere stata chiusa per problemi legati alla struttura è rimasta in stato di completo abbandono per circa vent’anni. Oggi lo spazio è stato riqualificato con la costruzione di un supermercato e di un parco giochi che ne segue gli orari di apertura. Segue il Boschetto di Rogoredo, noto anche come “lo zoo di Milano”, conosciuto da anni come piazza di spaccio e di consumo di sostanze stupefacenti anche da parte di adolescenti. Fa parte della campagna 2019 anche la settimana di mobilitazione a partire dal 21 ottobre con centinaia di eventi e iniziative in tutto il Paese e il coinvolgimento di realtà locali, associazioni, scuole, enti e istituzioni culturali.
Attualmente in Lombardia sono presenti due Punti Luce a Milano, nei quartieri Quarto Oggiaro (in collaborazione con ACLI Milano) e Giambellino (in collaborazione con Comunità del Giambellino). Dal 2014, più di 1.030 bambini e ragazzi hanno finora usufruito delle diverse attività nel Punto Luce, tra cui sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, gioco e attività motorie. Negli spazi si offrono inoltre consulenze legali, psicologiche, pediatriche e di supporto alla genitorialità ai genitori o alle figure adulte di riferimento dei bambini, con quasi 500 genitori coinvolti dall’inizio del 2019. Dall’inizio della campagna sono state infine assegnate oltre 135 doti educative, ovvero piani formativi personalizzati per bambini e adolescenti che vivono in condizioni certificate di disagio economico, che prevedono, tra gli altri, un contributo economico per l’acquisto di libri e kit scolastici, l’iscrizione a un corso sportivo o musicale, la partecipazione a un campo estivo e altre attività educative alle quali i minori si mostrano particolarmente inclini.
“I danni provocati in quest’ultimo decennio dall’inerzia della politica, dai mancati investimenti nei servizi per la prima infanzia, nella scuola, nelle politiche sociali, dall’incapacità di varare una norma per riconoscere la cittadinanza ai bambini di seconda generazione sono sotto gli occhi di tutti e hanno colpito anche la nostra regione. Insieme alle diseguaglianze intergenerazionali, ci sono acuite le diseguaglianze geografiche, sociali, economiche, tra bambini delle aree centrali e delle periferie, tra italiani e stranieri, tra figli delle scuole bene e delle classi ghetto. Si sono divaricate le possibilità di accesso al futuro”, ha spiegato Valentina Polizzi, referente territoriale di Save the Children in Lombardia. Per il 2019 è prevista anche una petizione disponibile al link http://www.
Per la Lombardia c'è la scuola elementare di Via Cabella, nel quartiere Baggio, a Milano, che dopo essere stata chiusa per problemi legati alla struttura è rimasta in stato di completo abbandono per circa vent’anni. Oggi lo spazio è stato riqualificato con la costruzione di un supermercato e di un parco giochi che ne segue gli orari di apertura. Segue il Boschetto di Rogoredo, noto anche come “lo zoo di Milano”, conosciuto da anni come piazza di spaccio e di consumo di sostanze stupefacenti anche da parte di adolescenti. Fa parte della campagna 2019 anche la settimana di mobilitazione a partire dal 21 ottobre con centinaia di eventi e iniziative in tutto il Paese e il coinvolgimento di realtà locali, associazioni, scuole, enti e istituzioni culturali.
Attualmente in Lombardia sono presenti due Punti Luce a Milano, nei quartieri Quarto Oggiaro (in collaborazione con ACLI Milano) e Giambellino (in collaborazione con Comunità del Giambellino). Dal 2014, più di 1.030 bambini e ragazzi hanno finora usufruito delle diverse attività nel Punto Luce, tra cui sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, gioco e attività motorie. Negli spazi si offrono inoltre consulenze legali, psicologiche, pediatriche e di supporto alla genitorialità ai genitori o alle figure adulte di riferimento dei bambini, con quasi 500 genitori coinvolti dall’inizio del 2019. Dall’inizio della campagna sono state infine assegnate oltre 135 doti educative, ovvero piani formativi personalizzati per bambini e adolescenti che vivono in condizioni certificate di disagio economico, che prevedono, tra gli altri, un contributo economico per l’acquisto di libri e kit scolastici, l’iscrizione a un corso sportivo o musicale, la partecipazione a un campo estivo e altre attività educative alle quali i minori si mostrano particolarmente inclini.