COMPLEANNO DELLA CLASSE OPERAIA MILANESE - 3
- 11 dicembre 2019 Cronaca
160 anni di lotte per i diritti dei lavoratori
Le rivendicazioni non sono quindi più e solo per i miglioramenti
salariali e per la riduzione dell’orario di lavoro, i lavoratori
cominciano a pretendere una condizione e un protagonismo civile fino ad
allora sconosciuto e per questo le utopie mazzoliniane lasciano il posto
al socialismo. Così le associazioni mutualistiche rimasero indietro:
"L’astensione da ogni attività politica e così il
disinteressamento, il fatto di considerare l’operaio organizzato un
animale apolitico e solo individualmente animale politico era
conveniente ai padroni e a ogni specie di loro difensori schietti o
larvati, comprese le varie demagogie sociali e compresi i cosiddetti
filantropi" - scrisse Filippo Turati.
Nel 1882 nasce il Partito operaio.
"È un pericolo prossimo, giacché è tutta una classe nuova e distinta che si ordina, si conta, si istruisce" - annotò
in un suo rapporto il questore. Il candidato a sindaco socialista
Osvaldo Gnocchi-Viani, parlando al teatro Castelli, dirà:
"Mi trovo alle spalle tutto ciò che tramonta: superstizioni,
privilegi, tiare e corone; dinanzi a me sorge la scienza che si libera,
il lavoro che si emancipa". Quelle elezioni saranno una cocente
sconfitta: non sarà la fine della storia ma solo l’avvio di una lunga
marcia di diritti e progresso sempre attuale.
Matteo Pucciarelli
Foto del 1875, reparto di una fabbrica con prevalenza di mano d'opera minorile