GIORNALISTI E COMUNICATORI: SERVE CHIAREZZA
- 20 dicembre 2019 Cronaca
Se ne è parlato alla conferenza stampa dell'Associazione dei comunicatori
La conferenza stampa dell'Associazioni dei comunicatori ha fatto emergere la necessità di un maggiore coinvolgimento nella definizione delle differenze tra giornalista e comunicatore, nel dibattito sui contratti collettivi nazionali e nel sistema previdenziale pubblico.
Punto di partenza della discussione è stato l’ingresso dei comunicatori nell’INPGI (Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani), azione avvenuta all'insaputa dei diretti interessati.
Tutti hanno a cuore il futuro dei giornalisti e del loro ente previdenziale, che vanno tutelati, ma non a discapito dei comunicatori.
In chiusura della conferenza stampa congiunta, i rappresentanti delle Associazioni dei comunicatori hanno illustrato i loro obiettivi: fare chiarezza sulla fattibilità dell’operazione, ribadire una ferma opposizione a operazioni legislative di natura puramente contabile che punterebbe a privilegiare una categoria a dispetto di un’altra, esigere un Piano strategico di lungo periodo per salvaguardare le pensioni dei comunicatori e dei giornalisti; dare vita a un tavolo tecnico per discutere del futuro dell’informazione e della comunicazione. Erano presenti alla conferenza stampa congiunta: Maurizio Incletolli, presidente ASCAI, Associazione per lo sviluppo della Comunicazione Aziendale, Mario Mantovani presidente CIDA, Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità, Tiziana Sicilia presidente COM&TEC, Associazione italiana per la comunicazione tecnica, Angelo Deiana presidente, CONFASSOCIAZIONI, Confederazione Associazioni Professionali, Rita Palumbo segretario generale FERPI, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana e Andrea Cornelli vicepresidente UNA, Aziende della Comunicazione Unite.