La conferenza stampa di questo 30 marzo, vede la
partecipazione di Angelo Borrelli e del dott. Franco Locatelli del Consiglio Superiore
di Sanità.
Si comincia, come di consueto dai dati numerici:
Le persone contagiate sono 75.528 con un incremento
di 1.648 casi rispetto a ieri.
Le persone in terapia intensiva sono 3.981.
I ricoverati con sintomi sono 27.795.
Gli asintomatici in isolamento a casa, senza sintomi
o con sintomi lievi sono 43.752 e sono il 58% del totale dei contagiati.
Le persone decedute oggi sono state 812.
Il totale dei guariti è di 14.620 con un aumento di 1.590
persone rispetto a ieri.
È il numero più alto di guariti dall'inizio
dell'emergenza.
Fin qui i numeri.
Seguono le osservazioni di tipo operativo:
- i trasferimenti dalla Lombardia sono stati 2 in
più rispetto a ieri portando il totale a 94;
- le forze in campo sono 11.805.
Borrelli torna sulla cifra raccolta per le donazioni
che è arrivata a oltre 63 milioni di euro.
Seguono ringraziamenti a chiunque ha contribuito.
Una buona notizia per la regione Marche: grazie alla
Marina Militare sarà costruito un ospedale da campo con 40 posti di cui 3 per
la terapia intensiva. Vi lavoreranno medici militari.
Una buona notizia per la ricerca: la regione Lazio e
l'ospedale Spallanzani hanno preso in carico un laboratorio altamente
tecnologico dove studiare i virus letali, da ebola alla sars e, a breve, il
covid.
Si passa quindi a un'altra notizia. I dati del Ministero
dell'Interno su chi continua a non rispettare i divieti. Le ultime stime parlano
di 6.650 denunce di persone in quarantena o positive trovate in giro...
Interviene quindi Franco
Locatelli. Possiamo riassumere il suo intervento in:
- assistiamo a un
contenimento dei numeri e, per la prima volta, anche quelli della Lombardia
vanno in questa direzione. Anche Locatelli torna sul concetto di responsabilità
individuale parlando addirittura di un obbligo morale di tutti verso tutti.
- sono stati avviati 6
studi clinici su altrettante terapie contro il virus; ne seguiranno altri due
che aspettano il via libera di AIFA nel breve periodo. Sono allo studio sia
farmaci che bloccano la replica del virus sia terapie per i pazienti guariti e
domiciliati;
- i laboratori che
potranno fare analisi sui guariti che hanno sviluppato anticorpi contro il
virus sono saliti a 126. In pratica, uno per regione.
Fin qui la conferenza stampa.
Viene lasciato spazio ai giornalisti.
Riportiamo le risposte alle domande più
significative.
Un giornalista chiede con quali criteri si faranno i
test per individuare i pazienti con anticorpi e se saranno coinvolti i
laboratori delle università come già avviene in Germania.
La risposta dice che le analisi inizieranno dalle
regioni più colpite ma non trascureranno, via via, anche le altre con meno
incidenze. Saranno prese in considerazione diverse fasce di età.
Sui laboratori universitari, se ce ne fosse la
necessità, saranno coinvolti.
A chi chiede della situazione nelle case di riposo è
stato detto che è già partito un censimento per avere un quadro esatto anche di
queste strutture.
Antonella
Di Vincenzo