LA SFIDA DEL PROGETTO APPROACH RIPARTE DA MILANO
- 15 marzo 2019 Cronaca
Lipparini: “Vogliamo costruire una piattaforma digitale unica in tutta Europa, dove raccogliere le informazioni che riguardano tutti i servizi a disposizione dei cittadini mobili europei”
Si è tenuta nella mattina del 15 marzo la “Tavola rotonda sui cittadini mobili europei: bisogni, partecipazione e attrattività. La sfida digitale in vista delle elezioni europee”. Un incontro, organizzato all’interno della Milano Digital Week, che ha visto coinvolte le città promotrici di Approach, il progetto che si pone l’obiettivo di facilitare la vita dei cittadini europei che risiedono in paesi diversi da quelli di origine, attraverso la creazione di un ‘ecosistema digitale’ che possa facilitare l’esercizio del diritto di voto, semplificare le procedure per l’iscrizione dei figli a scuola e in generale favorire la partecipazione alla vita attiva della comunità ospitante.
Milano, Parigi, Amsterdam, Lisbona, Varsavia, Etterbeek, Nea Smyrni e Vejl si sono confrontate sui primi risultati ottenuti dal progetto relativi alla facilitazione per l’esercizio del voto dei cittadini europei.
Il Comune di Milano ha presentato i risultati di 5 focus group: due hanno coinvolto il personale dipendente del Comune di Milano di diversi settori (Relazioni internazionali, Anagrafe, Elettorale, Educazione, Giovani, Partecipazione, Servizi sociali, Comunicazione, Crm e Marketing), mentre gli altri tre hanno visto la partecipazione di 60 cittadini stranieri che risiedono a Milano e 28 stakeholder (13 consolati, 8 organizzazioni di studenti Erasmus, il Parlamento Europeo, 1 organizzazione europea e 5 NGO) . Lo scopo dei focus group è stato quello di raccogliere critiche, osservazioni e suggerimenti sull’interazione tra i cittadini europei e le città che li ospitano.
A Milano sono quasi 31mila i cittadini mobili europei in maniera permanente, circa mille quelli con residenza temporanea: di questi, 15mila provengono dalla Romania. In città ci sono più di 3mila studenti Erasmus ogni semestre e più di 19mila studenti stranieri.
Il primo ostacolo rilevato dalle interviste somministrate al personale della Pubblica Amministrazione sta proprio nella “mappatura” dei cittadini europei che vivono a Milano: è difficile avere informazioni su chi sono, dove vivono e quando sono arrivati in città.
Per i cittadini europei intervistati, invece, le criticità si rilevano soprattutto nella barriera linguistica, che rende difficoltoso accedere alle informazioni per conoscere e vivere al meglio la città.
Proprio da qui parte la sfida di Approach: rendere le città ancora più accoglienti e inclusive, migliorare la comunicazione per agevolare gli studenti e i lavoratori che si spostano sul territorio europeo, predisporre degli spazi dove possano trovare informazioni utili al loro soggiorno in città, favorire lo scambio culturale attraverso incontri e attività.
A Milano un primo risultato è stato raggiunto: grazie al progetto Approach sono 418 i cittadini mobili europei che si sono registrati per votare alle prossime elezioni europee, che si aggiungo ai 1.480 iscritti alle liste aggiunte del Comune di Milano fino al 2014 (la registrazione è unica e rimane valida sino a quando si mantiene la residenza).
“Dobbiamo partire da questo dato per comprendere che c’è ancora molto da fare per garantire ai cittadini mobili europei di sentirsi a casa nella nostra città - ha commentato l’assessore Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data). - L’incontro di oggi tra le città partner di progetto è servito per mettere a fuoco le criticità e individuare i prossimi passi da compiere per tracciare un percorso che renda le città più attrattive e in grado di offrire una reale integrazione e al tempo stesso offra ai cittadini europei gli strumenti per sentirsi a casa, grazie a una piattaforma digitale unica in tutta Europa dove raccogliere e semplificare le informazioni su tutti i servizi messi a disposizione dalla città in cui hanno scelto di vivere e, speriamo in misura sempre maggiore, esercitare i propri diritti di cittadinanza”.