Lettera al Sindaco
- 28 febbraio 2022 Cronaca
chi Le scrive è una rappresentanza significativa di famiglie stremate dal taglio del post scuola, comunicato lo scorso 3 gennaio, che “Gentilmente” le chiedono risposte chiare e concrete rispetto al ripristino del servizio di post scuola per i nidi e le scuole dell’infanzia. Gentilmente, Le chiediamo se non ritiene che il diritto al lavoro passi anche per gli strumenti che consentono di svolgerlo. Il post scuola è un servizio imprescindibile. Gentilmente, Le chiediamo se non ritiene che il servizio di post scuola sia strumento alla base di tutte le politiche di inclusione e di pari opportunità. Gentilmente, Le chiediamo se non ritiene che l’interruzione del servizio abbia portato alla crisi degli equilibri familiari ed economici della nostra comunità. Gentilmente, Le chiediamo se non ritiene che le famiglie di Milano meritino risposte chiare e di visione su questo tema. Risposte che non adducano al problema pandemico l’impossibilità di azione ma che concretamente prendano in considerazione le esigenze delle famiglie e valutino seriamente e con competenza il problema.
Sindaco, l’unica evidenza attuale è che nel 2022 l’Amministrazione Milanese non ha gli strumenti e non è in grado di garantire un servizio di base e funzionale allo sviluppo socio economico al quale Milano ambisce.
Per temporeggiare e giustificare l’assenza del servizio sono stati menzionati “numeri di adesione bassi”, “mancanza di un numero sufficiente di educatori”, “la difficoltà della gestione delle bolle”, tutte tematiche che reputiamo poco significative se si considera il servizio del post scuola non come eccezionalità ma come servizio imprescindibile per i cittadini genitori lavoratori.
I numeri di adesione al servizio post scuola e di frequenza sono numeri certamente influenzati dall’effetto della pandemia:
? chi ha potuto ha preferito far a meno del servizio e non essere in balìa delle sue continue interruzioni; ? alcune famiglie sono state scoraggiate dai criteri di accesso al servizio e spesso dalle strutture educative stesse; ? altre hanno deciso di affidarsi alle strutture private che sono state in grado, nell’ambito dello stesso scenario pandemico, di garantire un’offerta più stabile in termine di orari.
La mancanza di educatori, signor Sindaco, è un problema annoso, e che è semplicemente “esploso” con la pandemia e l’Amministrazione non ha voluto affrontarlo e risolverlo. Ci chiediamo perché, considerando la situazione, non si è pensato velocemente al coinvolgimento di soggetti esterni o al conferimento di maggiore autonomia alle scuole che, liberamente e con le risorse disponibili, probabilmente sarebbero state in grado di garantire qualcosa in più?
Quanto alle “bolle”, Sindaco, c’erano anche a dicembre, quando il servizio era in funzione. Le bolle sono presenti anche in tutti i Comuni italiani in cui il servizio di post scuola non è mai stato sospeso. Ma, inspiegabilmente, nelle ultime settimane è diventato un argomento per giustificare il disservizio. E un’Assessora che invita i genitori di “farsi sentire dal Ministero” non va bene per rispetto dei ruoli e delle responsabilità.
La grandezza di Milano non deriva solo da Milano-Cortina 2026 di cui tanto si parla: la grandezza di una città deriva dalla qualità della vita che si è in grado di garantire ai cittadini e alle categorie più deboli, i bambini.
E se parliamo di futuro, signor Sindaco, il futuro sono i bambini.
E quindi, gentilmente, ci aspettiamo che il servizio di post scuola venga ripristinato, subito e garantito anche per i prossimi anni scolastici, senza clausole, così come è stato garantito da tutti i sindaci di tante giunte di tanti orientamenti politici prima di Lei. Ci aspettiamo che il servizio venga ripensato come parte integrante dell’offerta e non come “servizio aggiuntivo”.
PS: Sindaco, l'8 marzo a queste donne gentili non regali una mimosa ma il post scuola. Contatti
In rappresentanza dei genitori lasciamo di seguito anche i contatti di
• Clio Zanon (clio.zanon2013@gmail.com) • Serafina Rossi (Serafina.rossi@live.it) • Rita Occhipinti (rita.occhipinti@gmail.com)