PER SOSTENERE L'EFFICIENZA ENERGETICA

Occorre una politica abitativa

La questione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica nell’edilizia e più in generale dell’impatto climatico zero assunto, deve tener conto in Italia di due fattori imprescindibili: che nei decenni scorsi abbiamo scelto, con l'opzione referendaria antinucleare, di inquinare dove l'energia è consumata (in città) e non, viceversa, dove è prodotta (in campagna); e che la maggior parte delle famiglie vive in case in proprietà e in condominio.

Sicché la gran parte degli immobili italiani è economicamente imbalsamata: non produce cioè, né reddito imponibile e quindi gettito fiscale, né attività economica indotta da riqualificazioni, manutenzioni, efficientamenti energetici, certificazioni etc.”. Lo ha affermato Achille Colombo Clerici, presidente di Asso-edilizia e della Federazione Lombarda della Proprietà Edilizia intervenendo all’Incontro sul tema organizzato all’Università Bocconi di Milano dell’Osservatorio Smart City (centro di ricerca GREEN e Dipartimento di Studi Giuridici Angelo Sraffa).

Mentre il teleriscaldamento segna il passo - ha proseguito Colombo Clerici - ingenti risorse pubbliche vengono impiegate per sostenere le energie rinnovabili di produzione domestica: suggestivo intendimento, certo, ma che non tiene presente che questa via presenta altissimi costi individuali e sociali cui non corrispondono adeguati benefici.

Per questo viene sottolineata la necessità di un deciso cambio di politica abitativa: bisogna passare dalla politica di sfavore alla politica di favore verso la locazione abitativa privata. La locazione abitativa è l'unica via per realizzare la mobilità e la virtuosità economica della casa, e per consentire quella gestione e amministrazione centralizzate e professionali della tecnologia domestica (impianti, apparecchiature,) senza le quali il cittadino diventa schiavo della stessa tecnologia”.

Le nuove direttive europee includono obiettivi, disposizioni e strumenti che avranno implicazioni economiche, legali e di policy su diversi settori rilevanti per lo sviluppo delle smart cities, e che riguarderanno le pubbliche amministrazioni, le imprese e i consumatori.

L’incontro - organizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Smart City - è stato l’occasione per approfondire le novità normative introdotte dalle Direttive e le opportunità a esse collegate per le smart city, attraverso la partecipazione di esperti e dei principali attori del settore.

Si è svolta quindi la tavola rotonda “Le implicazioni a livello urbano delle nuove Direttive UE in ambito energetico", coordinata da Edoardo Croci e Giuseppe Franco Ferrari, cui hanno partecipato esperti ed esponenti di categorie interessate: oltre al citato Colombo Clerici,  Pier Giuseppe Biandrino, direttore Legal e Corporate Affairs Edison; Virginio Trivella, consigliere delegato all’Energia di Assimpredil Ance; Beatrice Giustinetti, Smart Cities and New Businesses manager Engie Italia; Giuseppe Montesano,  deputy director Enel Foundation.

Sidran Rebed

nella foto: - Edoardo Croci, Achille Colombo Clerici, Giuseppe Franco Ferrari

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